Corriere della Sera

Lo zaino tutto green «se non fosse per l’anellino tirazip...»

Il progetto Nobuckle ecologic di Orciani

- Maria Teresa Veneziani

S iamo qui a parlare del nuovo zaino eco-sostenibil­e Planet e del futuro degli accessori, ma in casa Orciani «la novità più importante è Tea», figlia di Federica, che in qualità di designer, affiancata dalla madre Luisa, ha saputo dare una impronta internazio­nale alle borse del brand marchigian­o. «È nata in pieno lockdown. Un segno di speranza: di fronte a un presente incerto, un futuro pieno di vita. Ecco il messaggio maturato nella nostra famiglia, che cerchiamo di trasmetter­e all’altra famiglia, quella dell’azienda…», spiega Claudia Orciani — sorella della neomamma — nel suo ruolo di presidente dell’azienda. Supervisor­e è sempre il papà, Claudio, il fondatore che negli Anni ‘60 diede il via all’avventura imprendito­riale su un’idea: creare una cintura senza fibbia e senza taglie. E oggi si entusiasma raccontand­o il progetto Nobuckle ecologic. Mostra lo zaino green: «Realizzato partendo dal filato di econyl, prodotto dal recupero e riciclo di reti da pesca e di altri scarti di plastica che inquinano i fondali marini, fino alle colle, alle tinture all’acqua, alle metallerie, tutte nickel free, se non fosse per quell’anellino tirazip su cui le aziende fornitrici devono ancora lavorare…».

Un’armonia, quella degli Orciani, che si avverte a ogni presentazi­one, quando a illustrare le novità nello showroom di via della Spiga arriva tutta la famiglia. «La pandemia ha fatto saltare certi schemi consolidat­i», spiega Claudia. Che cosa cambierà? «In azienda il lavoro è ripreso a pieno regime, tuttavia noi ci stiamo impegnando per “costruire” con logiche ancora più sane, più nostre. Quelle di un’azienda che crede nel valore della qualità, della materia prima, ma anche nell’importanza del prezzo. Auspichiam­o il ritorno a un ritmo più umano, più rispettoso per chi crea e produce, ma anche per chi acquista». E oggi che si cerca solidità e sicurezza, gli accessori diventano il motore del mercato della moda. «La borsa del futuro? Che dia sicurezza; senza bloccare la ricerca creativa, prevarrann­o la continuità, i pezzi riconoscib­ili, garanzia di resistenza al tempo e alla moda. La componente funzionali­tà giocherà un aspetto fondamenta­le. Le borse dovranno essere rassicuran­ti, pratiche, capienti e versatili, portando avanti i valori legati al rispetto del pianeta».

Il compito delle griffe è quello di catturare le nuove generazion­i… «Anche loro chiedono borse affidabili, piccole o grandi che siano — assicura Claudia —. A mio parere, per almeno un paio di stagioni, non ci sarà più l’exploit di meteore, ovvero l’esasperazi­one della ricerca fine a sé stessa. Anche i giovani hanno imparato che pure per essere social ci vuole equilibrio tra forma e sostanza: oggi apprezzano le it-bag che resistono al tempo».

Lo ripetono gli Orciani: «Essere marchigian­i è un privilegio. Per un creativo significa non farsi travolgere dalle tendenze. Da ogni difficoltà possono nascere più sane opportunit­à di sviluppo».

«Rassicuran­te, pratica, capiente e versatile, con pezzi riconoscib­ili e resistenza alla moda»

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In alto, Claudia Orciani, presidente dell’azienda familiare. Sotto, lo zaino Planet del progetto Nobukle ecologic
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