Il lido, il faro, il porto imperiale: San Cataldo vuol rilanciarsi
Il Bagno Turrisi come una plaza de toros. Ora un progetto per rigenerare la costa più vicina a Lecce
Il Lido Turrisi è una stazione balneare che sarebbe piaciuta a Giorgio de Chirico e avrebbe fatto scaturire un moto d’intesa coi baffi a Salvador Dalì. Se ne sta al suo posto, sul mare cobalto di San Cataldo, a una decina di chilometri da Lecce, dal 1875 quando era costituito da palafitte in legno. La sua struttura circolare attuale, bianca, richiama quella di una plaza de toros. Eretta nel 1930, ha 600 cabine dalla porta azzurra ed è ancora attiva, nonostante l’aspetto fané e il numero di bagnanti ridotto. Ma il suo valore storico e architettonico è indiscutibile.
Questa decadenza nostalgica caratterizza un po’ tutta quella che è considerata la zona balneare della città salentina tutelata come Riserva Naturale Statale. Accanto al Lido Turrisi, infatti, sorge il faro alto 24 metri, a forma ottagonale, che ospita l’Ufficio Locale Marittimo.
Procedendo di qualche metro ci si imbatte nella terza meraviglia architettonica di San Cataldo, un tempo collegata alla città da una linea ferroviaria elettrificata ferma dagli anni ’30. Lo stupore che coglieva i passeggeri del tram adesso è un po’ impedito dalle troppe abitazioni sopraggiunte nei decenni a celare quel capolavoro di ingegneria civile che è il Porto di Adriano: l’imperatore romano per rinsaldare il legame con la colonia Lupiae, nel II secolo d.C. fece erigere un approdo in pietra di cui rimangono circa cinquanta metri, riconoscibili lungo la battigia, e a poche decine di metri dentro l’Adriatico. I bagnanti si tuffano nell’acqua cristallina proprio sui resti della costruzione romana o posano gli asciugamani sopra un tratto rialzato del suo basamento.
Tutto questo terminerà in virtù di «Lecce è il suo mare», un programma di rigenerazione predisposto dal Comune dopo un lungo tavolo di concertazione con le comunità locali. Il masterplan comprende opere di adeguamento funzionale della darsena di San Cataldo, interventi di edilizia residenziale e la riqualificazione di alcuni tratti di lungomare delle Marine da Borgo Piave a Torre Veneri.
Il cuore di questo progetto è San Cataldo: sono previsti la risistemazione dell’area del faro e del molo, l’abbattimento delle barriere architettoniche per l’accessibilità alla spiaggia, il completamento del percorso ciclo pedonale dell’ultimo tratto fino all’Ostello del Sole che si vorrebbe riutilizzare per attività culturali e ricreative.
Già sono stati reperiti i finanziamenti per l’adeguamento funzionale della darsena, nuovi parcheggi e la realizzazione di ulteriori strade per le due ruote. Si pensa anche a un servizio di trasporto pubblico via mare, tramite un battello fotovoltaico. Così il Bagno Turrisi tornerebbe ad affollarsi come merita.