Rcs assorbe la crisi e cresce nel digitale «Secondo semestre ai livelli del 2019»
Segni di ripresa della raccolta. «Corriere» primo in edicola e online, abbonati a quota 300 mila
Rcs si lascia alle spalle il semestre della fase più acuta della crisi pandemica con margini ancora positivi e l’obiettivo di riportarli nella seconda parte dell’anno almeno sui livelli dello stesso periodo del 2019. Il gruppo editoriale controllato da Urbano Cairo ha continuato a contare, nei mesi appena trascorsi, sulle leadership di «Corriere della Sera» e «Gazzetta dello Sport» in Italia e, in Spagna, delle testate della controllata Unidad Editorial.
Il «Corriere», in particolare, si è confermato primo quotidiano italiano in edicola e online con 31 milioni di utenti unici medi mensili (21 milioni nel primo semestre 2019) e una customer base digitale totale attiva, pari a quasi 300 mila abbonamenti, un dato più che raddoppiato rispetto al giugno dello scorso anno.
Il semestre ha visto i ricavi digitali a circa il 21,8% del totale
Il trend
● In Italia, nel mese di giugno, con l’avvio della cosiddetta Fase3, la raccolta pubblicitaria ha registrato i primi segnali di ripresa in particolare per l’online (+8% rispetto al pari periodo 2019), trend che ha evidenziato una accelerazione nel mese di luglio
e i ricavi pubblicitari al 41,4% di incidenza della raccolta sui mezzi online. I risultati sono stati condizionati dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive con il rinvio, come ovvio, di eventi e manifestazioni sportive e il calo della pubblicità in un contesto economico di forte incertezza nel Paese.
Il gruppo, ricorda in una nota il consiglio di amministrazione, ha sempre mantenuto accesa tutta la sua offerta informativa venendo incontro al crescente bisogno del pubblico e garantendo un servizio puntuale ai propri spettatori e lettori e a tutte le edicole italiane. Le edizioni quotidiane di «Corriere» e «Gazzetta» in Italia, di «El Mundo», «Marca» ed «Expansion» in Spagna «stanno svolgendo un ruolo centrale nell’informazione e nel racconto di questo difficile momento, mettendo al centro la propria vocazione di servizio pubblico, imparziale e puntuale e affermandosi come attori autorevoli dell’informazione».
In Italia, nel mese di giugno, con l’avvio della cosiddetta Fase3, la raccolta pubblicitaria ha registrato i primi segnali di ripresa in particolare per l’online (+8% rispetto al pari periodo 2019), trend che ha evidenziato una accelerazione nel mese di luglio.
Nel bimestre luglio-agosto, la raccolta pubblicitaria globale di Rcs è prevista in crescita di oltre l’8% rispetto al medesimo periodo del 2019 (Fonte interna), trainata ancora una volta dall’online. Dal 20 giugno, dopo uno stop di tre mesi, è ripreso in Italia anche il campionato di calcio di Serie A, a porte chiuse, con un calendario che prevede turni pressoché ogni tre giorni. Parallelamente nello stesso periodo sono sostanzialmente ripartiti i principali campionati nazionali europei, tra i quali anche la Liga spagnola.
In generale la ripresa dello sport giocato sta avendo un effetto positivo sulla diffusione delle testate sportive del gruppo. Rcs, che ha chiuso il primo semestre con ricavi a 319,5 milioni e perdite per 12 milioni, ha segnato un margine operativo lordo positivo per 7,1 milioni, dopo 4,2 milioni di oneri non ricorrenti. L’indebitamento finanziario è stato ulteriormente ridotto a 109,5 milioni ed è in calo di 22,3 milioni rispetto a fine 2019.
Rcs monitora quotidianamente l’evolversi della situazione «al fine di minimizzarne gli impatti sia in termini di salute e sicurezza sul lavoro sia in termini economici, patrimoniali e finanziari, mediante la definizione e implementazione di piani di azione flessibili e tempestivi». Il gruppo ritiene di disporre di «leve gestionali adeguate» per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria nel 2020 e confermare quindi le prospettive di medio-lungo periodo.