Dieci milioni ai piccoli Levi (Aie): «Preservata la diversità culturale»
«Il sostegno diretto ai piccoli editori è fondamentale per preservare la ricchezza e la diversità dell’offerta culturale: ringraziamo governo e Parlamento per essersi mostrati sensibili ai nostri appelli». Commenta così il presidente dell’Aie, l’Associazione italiana editori, Ricardo Franco Levi, l’annuncio della firma da parte del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini del decreto che destina 10 milioni alle piccole case editrici in difficoltà a causa dell’epidemia di Covid. «Con questa misura si completa un quadro di interventi a sostegno del mondo del libro e della lettura che non ha eguali in Europa» dice Levi, soddisfatto anche perché, continua, «è stata apprezzata la solidità delle nostre analisi e la validità delle proposte avanzate con le Associazioni delle biblioteche e dei librai». Soddisfatto anche Diego Guida, vicepresidente Aie e guida del Gruppo piccoli editori: «Già a maggio il nostro Osservatorio sul Covid aveva evidenziato la drammaticità della crisi. Ora abbiamo uno strumento in più per continuare a svolgere il nostro ruolo in un contesto che rimane, nonostante i segnali di ripresa, complesso». Positivo anche Marco Zapparoli, presidente di Adei, l’Associazione degli editori indipendenti, che trova però «molto limitativo porre quale condizione di accesso ai contributi una soglia di produzione di 10 titoli nel 2019» e propone di abbassarla «almeno a 5 titoli l’anno» .