Strade Bianche, che spettacolo Cast stellare e caldo feroce per la ripartenza del ciclismo
Tutti contro Alaphilippe e Van Der Poel. Nibali e Sagan: «Gambe ok»
Se ne infischiano se la partenza sarà alle 13 e 45, quando sulla fortezza medicea di Siena il termometro passerà i 35 gradi. Se ne fregano se la polvere degli sterrati (63 chilometri su 184 totali) trasformerà i loro volti in maschere di creta e entrerà perfidamente nei loro polmoni. Ciò che conta è che oggi, dopo 139 giorni di allenamenti-tortura solitari sui rulli, i ciclisti riprenderanno la loro sfida da dove si erano fermati lo scorso marzo: la Strade Bianche di Siena, la classica degli sterrati toscani. Prima prova di un World Tour in formato ridotto (salvate 24 gare su 36), stravolto nelle collocazioni temporali e ancora minato dalle incertezze. Ma finalmente pronto a scattare.
Non ci sarà pubblico al traguardo, nella piazza del Campo di Siena. Ci sarà ma a debita distanze negli 11 settori di brecciolino, spesso ripidissimi, ben distribuiti lungo il tracciato: il più lungo (11,5 chilometri) è quello di Monte Marie dove si vedranno immagini da ciclismo eroico.
Il cast dei partecipanti è straordinario. Fatta eccezione per i fachiri da grandi giri (i Bernal, Froome, Carapaz che sul brecciolino volano via come sassolini) al via ci sarà il meglio del ciclismo mondiale. Il folletto francese Alaphilippe che l’anno scorso ha sbaragliato il campo, i suoi predecessori Benoot, Kwiatkowski, Gilbert e Stybar. Poi Nibali che non si tira indietro nemmeno se si pedala sulla sabbia, Sagan che farebbe carte false per conquistare la gara che ama, l’olimpionico Van Avermaet e il talento sloveno Pogacar, Fuglsang, Bettiol e i giovani crossisti-equilibristi La 14ª edizione della Strade Bianche scatta oggi alle 13 e 45 dalla Fortezza Medicea di Siena. Il tracciato misura 184 chilometri e prevede 11 tratti di sterrato per 63 chilometri con arrivo in piazza del Campo a Siena. Alla prova partecipano 24 squadre di sette atleti ciascuno. La gara femminile scatterà invece alle 12 su un tracciato di 136 chilometri.
La Strade Bianche sarà trasmessa in diretta in tv su Rai2 dalle 15:50 alle 18:50 e su Eurosport a partire dalle 16 e 50. olandesi Van Der Poel e Van Aert.
Dopo mesi di rulli e test solitari, nessuno è disposto a sbilanciarsi sulle proprie condizioni figuriamoci su quelle degli altri. Philippe Gilbert, il più forte cacciatore di classiche in attività: «Si andrà a tutta come se fosse l’ultima corsa della stagione: nessuno di noi sa cosa ci riserva l’epidemia». Kwiatkowski, capitano della corazzata Ineos: «In ricognizione ci siamo accorti che gli sterrati sono molto più scivolosi rispetto a marzo. Più che sul ghiaccio, sarà come pedalare sulla neve. Rischia di essere una gara super pericolosa e dovemo gestirla al meglio». Van Der Poel, per i colleghi il favoritissimo: «Il punto lo faremo a 40 chilometri dal traguardo, quando davanti capiremo chi c’è e chi no». Non saranno in molti, davanti: tra incidenti e gambe piombate, alla Strade Bianche di solito arriva al traguardo un corridore su tre, oggi i superstiti (partiranno in 168) rischiano di essere una trentina in tutto. Nibali è trasparente: «Mi sono preparato bene, la corsa mi piace, ma dopo uno stop così lungo non ho idea di quanto posso valere. Lo vedremo strada facendo». Anche se a porte chiuse, il finale di corsa resterà esaltante grazie alla rampa di accesso a piazza del Campo dove la pendenza tocca il 16%: ci si arriverà attorno alle 18.30, orario inconsueto per una corsa professionistica. Oggi (start alle 12) c’è anche la corsa femminile: grande favorita l’olandese Van Vleuten che ha conquistato le ultime edizioni.
Sul fronte «politico», reso noto ieri il no del sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica, al passaggio della Milano-Sanremo di sabato prossimo. Altro problema da risolvere per gli organizzatori in una stagione già complicata.
Selezione
Corsa superselettiva: di solito al traguardo arriva un atleta su tre, oggi sarà anche peggio