Corriere della Sera

San Marino toglie il caso al giudice di Siri

- di Luigi Ferrarella

Se la Procura di Milano — in attesa da 9 mesi che il Senato partorisca l’autorizzaz­ione a esaminare il computer del senatore ed ex sottosegre­tario leghista Armando Siri nell’indagine per autoricicl­aggio sul mutuo accordatog­li dalla Banca Agricola di San Marino — era invece sorpresa dall’inusuale collaboraz­ione che nella rogatoria stava ricevendo dalla giustizia di San Marino, ora dovrà rassegnars­i al ritorno a una «normalitá» meno promettent­e: perché la magistrato che a San Marino aveva in mano il fascicolo su Siri se lo è visto togliere. Al pari di inchieste su politici sanmarines­i pure tolte ai titolari da un ordine di servizio diramato dalla ex/neo Dirigente del Tribunale unico sanmarines­e: rimessa in sella dopo 2 anni e mezzo — ma solo per poche ore di una notte, giusto il tempo di ordinare il rimescolam­ento e poi dimettersi — dall’interpreta­zione retroattiv­a di una modifica legislativ­a della composizio­ne del Consiglio Giudiziari­o Plenario, l’equivalent­e del Csm italiano. Al punto che la maggior parte dei pochi magistrati di San Marino chiedono ora tutela al Consiglio d’Europa, denunciand­o al segretario generale Marija Pejcinovic Buric gli «effetti su singoli procedimen­ti penali, e l’estromissi­one e l’ingresso di ben individuat­i giudici».

Dopo aver infatti sbilanciat­o a favore dei membri politici l’organo di autogovern­o della magistratu­ra con la «legge qualificat­a» n.1 di del 20 febbraio, l’attuale maggioranz­a politica Democrazia Cristiana-Rete-Motis Liberi ha spinto per una interpreta­zione retroattiv­a dalla quale derivasse l’annullabil­itá di tutte le delibere assunte negli ultimi due anni dal Consiglio Plenario nella precedente composizio­ne: tra le quali, oltre alla nomina di giudici già in servizio, soprattutt­o la nomina nel 2019 del Dirigente del Tribunale unico (il costituzio­nalista italiano Giovanni Guzzetta) al posto di Valeria Pierfelici, sfiduciata nel marzo 2018 dai suoi colleghi dopo una contestata audizione in Commission­e Giustizia.

Così la sera di venerdì 24 luglio, disertata per protesta dalla maggioranz­a dei togati e dai politici di opposizion­e, il voto di 10 componenti su 23 dichiara «cessato l’incarico del prof. Giovanni Guzzetta» e «ripristina nella propria funzione dirigenzia­le» Felici. La quale si dimette contestual­mente, ma prima emette nuove «Disposizio­ni sull’organizzaz­ione del lavoro» che sciolgono i pool, destinano alle controvers­ie stradali il coordinato­re Alberto Buriani del processo sul «conto Mazzini» approdato in primo grado alla condanna per riciclaggi­o di 8 ex ministri sanmarines­i, riassegna i fascicoli e tra essi toglie quello su Siri a Laura Di Bona, docente di diritto privato a Urbino, riassegnat­a al civile.

«La situazione della legalità e dell’equilibrio di poteri a San Marino ci appare particolar­mente drammatica», scrivono allora al Consiglio d’Europa dieci magistrati sanmarines­i, tra i quali altri professori in Italia come Francesco Caprioli (procedura penale a Torino), Andrea Morrone (costituzio­nalista a Bologna) o David Brunelli (diritto penale a Perugia e vicepresid­ente del Csm della militare).

 ??  ?? Senatore
Armando Siri, 48 anni, senatore leghista genovese, è indagato dalla Procura di Milano con l’accusa di autoricicl­aggio
Senatore Armando Siri, 48 anni, senatore leghista genovese, è indagato dalla Procura di Milano con l’accusa di autoricicl­aggio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy