Corriere della Sera

Perché il Papa cambia ancora segretario

- di Luigi Accattoli

Papa Francesco ha un nuovo segretario personale: si chiama Fabio Salerno, è un prete italiano di 41 anni che già lavorava in Vaticano. Ed è il primo italiano a entrare nella rosa dei segretari di Bergoglio, che ha già avuto con sé un maltese, un argentino, un egiziano e che ha ancora — in quel ruolo — un uruguayano, Gonzalo Aemilius, con il quale Salerno dividerà la delicata mansione. A differenza degli altri Papi, Francesco non ha un segretario esclusivo e permanente, com’erano Loris Capovilla con Roncalli, Pasquale Macchi con Montini, Stanislaw Dziwisz con Wojtyla, Georg Gänswein con Ratzinger. Tutti questi erano segretari dei rispettivi

Papi già quand’erano cardinali e li hanno seguiti a Roma. Ma il cardinale Bergoglio a Buenos Aires non aveva segretario e non ne ha voluto uno esclusivo neanche da Papa. Ovviamente ha bisogno di qualcuno che gli tenga l’agenda, risponda al telefono, accolga chi gli fa visita nell’appartamen­to privato, ma non vuole che sia sempre lo stesso in modo che non diventi potente e magari sia tentato di svolgere ruoli che non gli competono. La soluzione inventata da Francesco è semplice: vuole che i suoi segretari personali non siano a tempo pieno, siano due, vengano da ruoli curiali, stiano con lui mezza giornata l’uno e mezza l’altro, continuino a svolgere part-time il lavoro che svolgevano in precedenza, abbiano un rapido ricambio e lasciando quell’incarico tornino — di norma — a quello precedente.

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Don Fabio Salerno, 41 anni, nato a Catanzaro
Chi è Don Fabio Salerno, 41 anni, nato a Catanzaro

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