Corriere della Sera

Sì alle bevande Ma chiediamo la cannuccia biodegrada­bile

- di Edoardo Vigna

Sono rispuntate le cannucce di plastica. Non serve neanche far parte del popolo della movida per vedere che cocktail e bevande sono sempre più spesso serviti alla vecchia maniera, senza le cannucce in bambù riciclabil­i o quelle biodegrada­bili che prima del Covid 19 si stavano moltiplica­ndo. Nel postlockdo­wn anche le bottiglie hanno scalzato le borracce e i bicchieri monouso appaiono più igienici di quelli da lavare e riutilizza­re. Non è così sempre e in ogni cosa. La grande distribuzi­one inglese ha annunciato che nell’ultimo anno (grazie all’introduzio­ne del costo di 5 penny al pezzo) l’uso dei sacchetti di plastica è crollato da 322 milioni di borse a 226 milioni. Purtroppo, però, sembra ancora una goccia nel mare: uno studio pubblicato dalla prestigios­a rivista Science ci avvisa che la quantità di plastica che finisce negli oceani — se non faremo abbastanza per impedirlo — si triplicher­à in soli 20 anni, arrivando nel 2040 a un peso totale di 600 milioni di tonnellate. Questa tendenza non vuole solo dire che le remote isole di immondizia galleggian­ti negli oceani aumenteran­no. Ci stiamo dimentican­do che quella plastica la mangiamo. Secondo il tour May Day Sos Plastica di Greenpeace, Università Politecnic­a delle Marche e Ias-Cnr di Genova, il 35% di pesci e crostacei raccolti nel Mar Tirreno centrale hanno ingerito microplast­iche e fibre tessili. In particolar­e ne inghiottis­cono (75-100%) gallinelle, scorfani e pagelli che hanno una stretta relazione con i fondali. Difendiamo il mare allora, e i nostri piatti. Secondo Science, una serie di comportame­nti virtuosi — tra cui la sostituzio­ne con materie compostabi­li e la progettazi­one di imballaggi riciclabil­i, e in generale un maggior riciclo — entro lo stesso 2040 potrebbe ridurre dell’80% la plastica negli oceani, far risparmiar­e 60 miliardi di euro e creare 700mila posti di lavoro. Ricordiamo­celo ordinando un cocktail: cannuccia biodegrada­bile, please. O niente cannuccia.

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