Il Genoa contro il suo passato per restare in A ma il Lecce spera
Si salvi chi può. Parma e Verona, creature belle, tranquille e toniche, sono costrette a decidere le sorti di Genoa e Lecce — una delle due stasera si ritroverà in B insieme a Brescia e Spal — ma non intendono concedere regalini né trascorrere una tranquilla giornata al mare. «Andiamo a Lecce per vincere, per arrivare più in alto possibile», annuncia Roberto D’Aversa tanto per chiarire le intenzioni degli emiliani al collega Fabio Liverani, ultima panchina a Lecce: i giallorossi del Salento hanno un punto da recuperare ai liguri, ma sono ancora in corsa a novanta minuti, più recuperi, dalla fine. Nessuna coda: se si finisce a pari punti, il Genoa è salvo per esiti migliori nei duelli diretti. Ivan Juric, il tecnico croato che ha trasformato il Verona in un’orchestra da applausi, ha motivi ancora più solidi per sgambettare la squadra di Davide Nicola, dopo il divorzio tormentato con Preziosi, il presidente del Genoa che si troverà contro perfino il genero portoghese Miguel Veloso, numero 4 dell’Hellas. Juric è implacabile: «Io al Genoa ho trascorso nove anni, Veloso ha sposato la figlia del presidente e da loro sono arrivati tanti giocatori. Non c’è dubbio che qualche sospetto possa esserci, ma è un discorso che mi fa schifo. All’estero queste cose non le pensa nessuno. Posso assicurare tutti che noi andiamo a Genova per giocarcela fino alla fine». Nell’incrocio drammatico dei destini spiccano anche le scomode posizioni di Lapadula e Saponara, punti di forza del Lecce in prestito dai rossoblù. «Chi soccomberà tra noi e Genoa pagherà un prezzo molto alto dopo lo sforzo di queste ultime settimane post lockdown, una maratona di fatica e sudore», ha detto il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, che si concede una signorile riflessione: «Sia noi che il Genoa
abbiamo onorato il campionato, ma una deve scendere». Marassi e Via del Mare diventano i campi centrali di stasera perché qui si tracceranno gli ultimi verdetti di questa stagione sconvolgente e anomala: Nicola si affida a Pandev e a Pinamonti (15 anni di differenza) per provare a scardinare il Verona e rendere inutile il risultato del Lecce che carica Lapadula contro il Parma ma, con la difesa più disinvolta del campionato (81 gol), dovrà disinnescare l’allegria di Gervinho. «Dobbiamo metterci testa e cuore», chiede Liverani ma, se il Genoa batte il Verona e il suo passato, nemmeno quello basterà. La Liguria resta in bilico: nella prossima serie A potrebbe avere una squadra sola (la Samp) o addirittura 3, se i rossoblù si salvano e se lo Spezia vincesse i playoff della B.