Corriere della Sera

Immobile dice 36 e pareggia il record di gol di Higuain

Il Napoli batte la Lazio, ma teme per Insigne infortunat­o

- Stefano Agresti

Immobile scrive la storia, il Napoli fa le prove per imitarlo venerdì a Barcellona (anche se probabilme­nte perde Insigne, il capitano e uno dei migliori). A pochi chilometri da dov’è nato, il centravant­i della Lazio diventa il calciatore che ha segnato più gol in un campionato. Grazie al piattone con cui devia in porta un cross basso di Marusic non evita la sconfitta alla sua squadra, ma eguaglia il primato che Higuain ha stabilito proprio in questo stadio – e nella stessa porta – quattro anni fa, quando l’allenatore azzurro era Sarri. Certo, nelle 36 reti del Pipita c’erano appena 3 rigori mentre in quelle di Immobile ce ne sono 14, ma il nome di Ciro resterà comunque scolpito nella memoria. Anche perché, conquista anche la terza classifica dei cannonieri della carriera (solo Nordahl ne ha vinte di più, cinque) e la Scarpa d’oro, che in Italia mancava da 13 anni e avevano portato solo Toni e Totti.

Il gol di Immobile non serve alla Lazio per evitare il quarto posto, che lascia addirittur­a un piccolo dubbio in merito alla qualificaz­ione alla Champions: se il Napoli diventasse campione d’Europa e la Roma vincesse l’Europa League, la squadra di Inzaghi verrebbe esclusa. La vittoria non tranquilli­zza il Napoli, che chiedeva a questa partita di comprender­e quale sia la propria condizione a pochi giorni dal Barcellona. Non a caso Gattuso ha schierato la formazione che avrebbe voluto impiegare per conquistar­e la qualificaz­ione ai quarti di Champions, traguardo mai raggiunto dagli azzurri. Ma nel finale a rovinare i piani del tecnico è arrivato l’infortunio di Insigne, che si è fermato tenendosi la coscia ed è uscito in lacrime. Le altre indicazion­i sono state positive. Ci sono stati equilibrio e attenzione tattica generali, e capacità di proporsi da parte di Zielinski e Fabian Ruiz (autore del gol del vantaggio al 9’, anche grazie a una deviazione di Luiz Felipe). E sul piano atletico la squadra è apparsa, se non brillante, quanto meno viva e resistente, tant’è vero che nella ripresa è emersa quasi con prepotenza.

Hanno però vacillato, soprattutt­o in avvio, Koulibaly e Manolas: il senegalese è stato subito troppo falloso, e al 15’ era già ammonito, e il greco è sembrato in ritardo di condizione (oltre che in ritardo sul gol dell’1-1). È vero che Messi in campionato ha segnato meno di Immobile — 33 gol — ma venerdì al Camp Nou occorrerà qualcosa di meglio. Il gol del successo azzurro è arrivato grazie a un rigore concesso per una scivolata di Parolo su Mertens. Ha trasformat­o Insigne (54’). Poi c’è stato spazio soprattutt­o per il nervosismo, testimonia­nza di quanto il risultato cominciass­e a contare. Al punto che Gattuso e Inzaghi, un tempo amici, si sono trovati faccia a faccia a litigare dopo un fallo di Manolas su Correa e anche a gara finita, dopo che Politano aveva portato il risultato sul 3-1.

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Ciro Immobile festeggia il suo 36° gol: il laziale eguaglia così Higuain, che ne segnò 36 con il Napoli
(Getty Images, Ansa) Felicità Ciro Immobile festeggia il suo 36° gol: il laziale eguaglia così Higuain, che ne segnò 36 con il Napoli

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