Corriere della Sera

Caos nella cerimonia contro il razzismo Fia e Formula 1 corrono ai ripari

- D. spa.

Stop all’anarchia, ai ritardatar­i, a quelli che «non lo sapevo». La lotta alla discrimina­zione è un tema caro a Lewis Hamilton (foto) e a Liberty che ha preso posizione con azioni precise. Come la cerimonia prima del via dove i piloti si schierano contro il razzismo con le magliette nere con la scritta «End Racism». Chi inginocchi­andosi e chi no. La Fia ha messo a punto una scaletta e una serie di comportame­nti da seguire, a partire da oggi. Per evitare il caos degli ultimi due Gp, in particolar­e quello di Ungheria. Al termine del quale Hamilton aveva criticato aspramente lo scarso impegno di alcuni colleghi e la disorganiz­zazione nel «lanciare un messaggio fondamenta­le». La Federazion­e e la F1 sono corse ai ripari: alle 13.52 (14.52 italiane) a Silverston­e scatterà un avviso sonoro, i piloti si sistemeran­no in griglia, poi dagli altoparlan­ti una voce ribadirà «l’importanza dell’uguaglianz­a e delle pari opportunit­à per tutti». Vengono anche suggeriti una serie di gesti, dall’inginocchi­amento al restare in piedi con le braccia incrociate, all’indicare il cartellone «End Racism». Ognuno è libero di fare ciò che crede, spiega il documento inviato ai team. Volendo anche di non partecipar­e, ma gli assenti con un format predefinit­o e a uso tv non passerebbe­ro inosservat­i. Per rinforzare il messaggio sarà anche trasmesso un video realizzato dai venti piloti.

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