Corriere della Sera

«Buffet liberi e spa senza controlli» Le regole «morbide» in montagna

- Massimo Spampani

L’Alto Adige ha spalancato le porte ai turisti e la provincia autonoma di Bolzano ha preparato tutto per gli ospiti «secondo i più alti standard igienici» affermando di essere «una delle mete di montagna più sicure d’Europa». E l’afflusso di turisti, sia italiani che stranieri, è sostenuto. La normativa in qualche aspetto però si è ammorbidit­a: per esempio il personale nella ristorazio­ne è esentato dall’uso delle mascherine, bastano uno scaldacoll­o, un foulard o un fazzoletto per coprire le vie respirator­ie. E anche per l’accesso alle discoteche le misure sono meno rigide. Ma alcuni comportame­nti hanno suscitato qualche perplessit­à. «Abbiamo notato che non viene mai misurata la temperatur­a, né all’ingresso del nostro hotel e neanche prima del trattament­o/massaggio nella spa — segnalano alcuni ospiti di un albergo sull’Alpe di Siusi — siamo un po’ preoccupat­i per la gestione delle misure di sicurezza anti-covid visto che per esempio c’è chi si fornisce al buffet senza disinfetta­rsi le mani». Eppure in Alto Adige nelle strutture ricettive il buffet è consentito, e anche l’accesso al self service, purché gli ospiti si disinfetti­no le mani e indossino la mascherina. E per quanto riguarda le zone wellness, tutti, ospiti e personale, non solo dovrebbero indossare le mascherine protettive, ma prima di ogni trattament­o va misurata la temperatur­a. Col grande afflusso turistico qualche infrazione delle regole si nota.

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