Corriere della Sera

Turista austriaca partorisce in spiaggia il settimo figlio

Cattolica, il piccolo è nato in una cabina. Alle urla della donna, il bagnino ha trovato l’aiuto di un’infermiera

- Agostino Gramigna

Aveva già partorito sei figli. Il settimo è nato sabato, in spiaggia, all’interno di una cabina. Il fatto è singolare. Merita di essere raccontato.

Il Bagno numero 5 è vicino al porto. La spiaggia è di sabbia sottile. A Cattolica fa un gran caldo e non c’è un filo di vento. Tra la selva di ombrelloni, piantati come tanti soldatini allineati, si fa largo una donna. Ha appena lasciato il suo lettino per dirigersi alla toilette dello stabilimen­to balneare. Chiude la porta a chiave. Sono le sei del pomeriggio quando inizia ad urlare. Accorre il bagnino, chiede se tra i clienti c’è un’ostetrica o un dottore, si presenta un’infermiera. La donna è incinta. Le doglie sono in stato avanzato con le contrazion­i ravvicinat­e e non c’è molto tempo da perdere. In effetti, di tempo ne passerà poco: in una cabina di uno stabilimen­to balneare, tra commozione e lo stupore dei presenti, vede la sua prima luce un bebè.

Il neonato è stato portato immediatam­ente all’ospedale di Rimini e ricoverato in terapia intensiva neonatale. I dottori hanno affermato che le condizioni di mamma e figlio sono buone e che presto lasceranno l’ospedale. In cabina, subito dopo il parto, ci sono stati momenti di angoscia perché il neonato non dava segni di vita mentre la donna perdeva molto sangue. «Temevamo fosse morto» — avrebbero riferito alcuni testimoni. Fortunatam­ente il piccolo ha emesso il suo primo vagito e tranquilli­zzato tutti.

La protagonis­ta di questo singolare evento è una signora austriaca di 45 anni, mamma di sette figli (compreso l’ultimo) che da qualche giorno alloggiava con il marito e due figli all’hotel Lugano di Cattolica. Avrebbe raccontato di non essersi resa conto del suo stato. E di esser andata in vacanza perché aveva un grande bisogno di rilassarsi. Subito dopo il parto, ha pregato il personale sanitario, quello dell’albergo e dello stabilimen­to di non dare notizie sul suo conto e di non rispondere alle curiosità dei giornalist­i. Ha detto di non capire tutto questo interesse solo per aver dato alla luce un bambino.

Il bagnino non ha ancora smaltito l’emozione e un po’ di paura. È stato lui il primo ad accorrere e ad avvicinars­i alla signora che (in tedesco) gli spiegava di avere le contrazion­i. È stato lui a tenere per alcuni attimi la sua mano. In spiaggia può succedere di tutto — avrebbe commentato—. «Ma chi mai poteva immaginare un evento del genere?».

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