Gli accumuli di punteggiatura? Un vecchio vizio non solo dei giovani
Incredibile!!! Lo sapevate che gli accumuli di punteggiatura non derivano dai fumetti??? E allora perché tutti li trattano come un uso giovanile?!? Usi interpuntivi di questo tipo, in effetti, sono piuttosto rari nella tradizione letteraria; tutt’altro che ignoti, però, alla tradizione epistolare ottocentesca. Qualche esempio? «Ma vivaddio!!» (Francesco Crispi); «È incredibile!!!» (Vincenzo Bellini); «Ho proprio bisogno io di questo!?!!» (Giuseppe Verdi).
I grammatici dell’epoca dovettero prenderne atto. Per la sequenza di tre punti esclamativi, Giovanni Gherardini aveva coniato — alla metà del secolo — la definizione di «punti di gran meraviglia, o di scherno, o d’irrisorio compatimento». Per la coabitazione dei due segni, Giuseppe Malagoli propose — a inizio Novecento — il nome di «punto esclamativo-interrogativo» o «punto misto». Ma non a tutti l’uso piaceva. Scrive Giuseppe Rigutini nel suo La unità
Leopardi, infastidito: «Che è questo ingombro di lineette, spazietti, punti ammirativi tripli?»
ortografica della lingua italiana (1885) che «il ripetere due o tre volte il punto ammirativo (!!!), talora seguito da due o più punti interrogativi (!!!???)» fa parte delle «novità moderne da non raccomandarsi». Secondo il professor Piero Zama, autore di un saggio sulla Punteggiatura nell’esemplificazione manzoniana (1939), quell’accumulo «non di rado sa di volgaruccio».
Il più infastidito di tutti — però — era Giacomo
Leopardi. «Che è questo ingombro di lineette, di puntini, di spazietti, di punti ammirativi doppi e tripli, che so io?», scriveva il 22 aprile 1821 in una pagina del suo Zibaldone: «sto a vedere che torna alla moda la scrittura geroglifica, e i sentimenti e le idee non si vogliono più scrivere ma rappresentare, e non sapendo significare le cose colle parole, le vorremo dipingere e significare con segni». Che avesse già previsto le nostre faccine?