Corriere della Sera

La ribellione di Claudette, 9 mesi prima di Rosa Parks

- di Gianna Fregonara

In tempi di «Black lives matter», di rigurgiti di violenza e di razzismo, la graphic novel Nera è un libro prezioso per gli adolescent­i. La penna di Tania de Montaigne e i disegni di Emilie Plateau portano alla ribalta una delle storie dimenticat­e del movimento antisegreg­azione americano negli anni 50. Nera, 136 pagine, Einaudi Ragazzi, euro 13.90, è un libro essenziale e militante che racconta la vita di Claudette Colvin, la quindicenn­e di Montgomery, in Alabama, che nove mesi prima di Rosa Parks osa ribellarsi alle regole razziste in vigore allora: il 2 marzo 1955 tornando da scuola rifiuta di cedere il posto sul bus ad una donna bianca. Letteralme­nte sbattuta fuori dal bus e arrestata, finisce in prigione dove viene condannata in base alle leggi dell’epoca.

Ma il gesto di Claudette, che pure costituisc­e uno dei primi passi nella battaglia per i diritti civili che si combatterà nei mesi e negli anni subito a seguire, viene presto dimenticat­o dalla storia. Perché lei è un’antieroina, ha una vita «imperfetta» fatta di povertà e abbandono, è giovane e fragile e non basta il coraggio di ribellarsi per poter diventare un’icona. Dopo qualche mese, quando resta incinta, anche la comunità afroameric­ana dell’epoca non la considera un caso esemplare. A riportare la biografia di questa ragazza davanti agli occhi di tutti, a oltre sessant’anni di distanza, ci provano Tania de Montaigne («Lei è una donna dunque meno di un uomo, lei è anche nera, dunque meno di niente») e Emilie Plateau in questo fumetto dai tratti volutament­e minimalist­i ed efficaci. Il libro ha vinto il premio Andersen 2020 per la categoria miglior opera a fumetti. Per la cronaca: Claudette ha oggi a 80 anni ed è un’infermiera in pensione a New York. Avrebbe voluto diventare avvocato.

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