Con o senza capitan Insigne Gattuso e le notti insonni in vista del Barça al Camp Nou
In Spagna
● Sabato 8 agosto (ore 21) il Napoli sfida il Barcellona al Camp Nou a porte chiuse per il ritorno degli ottavi, dopo l’1-1 del San Paolo
● La vincente affronterà ai quarti di finale a Lisbona il 14 agosto una tra Bayern Monaco e Chelsea, con i tedeschi ormai a un passo dalla qualificazione dopo il 3-0 di Londra
La notte porta consiglio, e quella di sabato ha dispensato a Rino Gattuso pillole di pazienza. Il finale concitato con la Lazio, gli insulti del fisioterapista biancoceleste (che si è scusato ieri con un post su Instagram) lo avevano mandato su tutte le furie, e aveva ricambiato con frasi altrettanto forti. Gattuso si sente figlio del Sud, ma «terrone» è il peggio che si possa dire anche a chi del Meridione porta alta la bandiera. Scintille da sedare immediatamente, però, perché c’è una notte molto vicina che gli dovrà portare forza, coraggio e intraprendenza.
Altro che pazienza, l’esordio da allenatore al Camp Nou deve essere un concentrato di esplosività per provare a scrivere un’altra pagina di storia e fortificare la sua autostima. Per portare il Napoli ai quarti di finale di Champions League, dopo avergli regalato il primo titolo, la Coppa Italia, di una stagione balorda. E allora, nella sua testa c’è già la breve marcia di avvicinamento a un appuntamento che non stravolgerà il suo percorso sulla panchina del Napoli (che vada o meno avanti nella competizione, Gattuso resta l’allenatore che ha fatto sterzare l’andamento lento della squadra e l’ha rilanciata, soprattutto dopo il lockdown) ma gli darà consapevolezza. Anche per presentarsi al tavolo della trattativa per il contratto con De Laurentiis con le carte migliori: l’uomo che ha ricostruito il palazzo tra mille difficoltà.
Gattuso ha chiuso il campionato con una vittoria, ha chiesto ai suoi giocatori di tirare fuori l’anima e adesso si avvicina alla resa dei conti. Non ditegli mai che il Barcellona è in crisi, è abituato a non fidarsi di niente e di ness uno. Punt a le sue fiches su se stesso e su quei ragazzi che ha anche maltrattato ma che poi ha conquistato.
Pochi giorni all’appuntamento con la storia, quella del Napoli ma anche quella personale, da esordiente di ferro. Lui, che di Champions ne ha vinte due, misura la sua cifra di allenatore in uno stadio dove non parte da favorito, ma non ha voglia eventualmente di perderci la faccia. La prova generale contro la Lazio gli ha dato sensazioni confortanti: il suo Napoli dovrà essere camaleontico, rischiare il pressing alto degli avversari soltanto quando pensa di potercela fare. Senza paura di abbassarsi, di chiudersi e ripartire.
All’andata al San Paolo il gol di Mertens era nato proprio da una palla recuperata. Gattuso ha probabilmente scelto già gli uomini per il Camp Nou, ma l’ansia per Insigne lo terrà sveglio durante tutte le notti prima dell’«esame». Il capitano, tra i migliori nel post lockdown, è uscito in lacrime durante la sfida con la Lazio. Una forte infiammazione alla coscia sinistra, gli esami strumentali oggi diranno se è un problema muscolare oppure osseo, ne certificheranno l’entità. Saranno notti di speranza, anche. Con o senza Insigne, per Gattuso, fa tanta differenza.