La Grecia si scopre fragile: più controlli e mascherine per tutelare (anche) il turismo
Sono cifre relativamente basse: tra i 78 e i 110 nuovi casi al giorno. Ma la tendenza è in netta crescita, e la Grecia, uno dei Paesi finora meno colpiti in Europa dal coronavirus, sta alzando in fretta le barriere all’inatteso picco: le mascherine sono diventate obbligatorie nei negozi, nei supermercati, sui mezzi di trasporto e in tutti i luoghi pubblici chiusi, con la raccomandazione di indossarle anche all’aperto se c’è folla. A matrimoni, battesimi e funerali non sono ammessi più di cento invitati.
Il ministero della Protezione
civile vede avvicinarsi con preoccupazione la soglia dei 5.000 contagi, dopo aver superato quella delle 200 vittime e ha annunciato le contromisure: sospese fino a ferragosto le visite negli ospedali e nelle case di riposo, cancellate fino a fine mese feste e processioni religiose, nonostante il disappunto della Chiesa ortodossa; e isolati fino al 31 agosto i campi profughi.
Nuovi focolai sono stati scoperti in uno stabilimento per la lavorazione della carne a Kavala, dove su 140 dipendenti 23 sono risultati positivi, e dopo una festa di matrimonio a Salonicco, con un’altra decina di infettati. Quattro casi nella squadra nazionale di pallanuoto e uno tra i calciatori del Paok Salonicco.
Si rafforza la sorveglianza negli aeroporti. Sono le prime nuvole su una stagione turistica che, pur molto distante dalle cifre degli anni scorsi, lasciava ben sperare per l’economia locale. Le migliaia di isole e isolette greche sono sembrate quest’anno la miglior opzione al sole per i britannici che hanno disertato la Spagna, la Francia e l’Italia su pressione del loro governo.
Ma anche moltissimi italiani hanno scelto la Grecia. All’Ente nazionale ellenico per il turismo di Milano sono arrivate migliaia di telefonate per chiarimenti sulla compilazione on line del Plf (Passenger locator form), il modulo da riempire in anticipo con i dati personali, la destinazione e un recapito in Grecia, necessari per entrare nel Paese ed essere rintracciabili. All’arrivo sono eseguiti controlli casuali tra i viaggiatori. Chi risulta positivo al tampone deve sottoporsi a due settimane di quarantena. Sabato sono state isolate una decina di persone.
Il bilancio della stagione sarà tracciato in settembre dalla Banca di Grecia, ma i voli sono pieni, talvolta in overbooking, e gli operatori abbastanza ottimisti. Tanto che la settimana scorsa è stata decisa la riapertura di sei porti alle grandi navi da crociera: dal Pireo a Corfù, da Rodi a Heraklion, le banchine si preparano a ricevere visitatori da tutta l’Unione europea, dal Regno Unito, dalla Svizzera, dalla Norvegia, ma anche da Australia, Canada, Georgia, Giappone e altri Paesi ai quali la Grecia ha riaperto i confini un mese fa.