Corriere della Sera

I furbetti dell’inglese all’esame per autisti

«Buona conoscenza», ma 55 candidati su 71 fanno scena muta. Stop al concorso nel Lazio

- di Beppe Severgnini

Come Sordi o Totò. Sembra un film già visto. Ma è la realtà. I candidati-autisti avrebbero millantato una buona conoscenza della lingua inglese per superare il concorso e ottenere un posto alla Cotral (l’azienda regionale dei trasporti nel Lazio). E alle domande in inglese della commission­e molti hanno fatto scena muta. Il concorso, ovviamente, è stato annullato. E ora rischiano una denuncia.

Dichiarano un livello avanzato di conoscenza dell’inglese per diventare autisti Cotral, l’azienda dei trasporti della Regione Lazio. Poi però, alle domande in lingua dei commissari del concorso 7 su 10 fanno scena muta svelando il tentativo di bluff. In totale sono 55 i furbetti (sui 71 aspiranti autisti che si sono presentati) che ora rischiano la denuncia per falso. Mentre Cotral, visto il tasso di candidati scorretti (o fraudolent­i) ha deciso di annullare il concorso e bandirne uno nuovo, in pubblicazi­one martedì prossimo. E quindi procedere per vie legali. «Sono amareggiat­a — dice Amalia Colaceci, presidente Cotral—. Pensavano che non ce ne saremmo accorti, si vede che in questi anni non hanno seguito il nostro lavoro sulla trasparenz­a».

Tutto comincia durante il lockdown, quando l’azienda dei trasporti fa uscire un bando per la ricerca di 100 nuovi autisti, personale in più che in tempi di Covid serve ad aumentare il numero di bus in strada e, quindi, dare modo ai passeggeri di viaggiare rispettand­o il distanziam­ento. Il bando è per titoli e si chiude il 16 luglio. Tutto tracciato e trasparent­e anche se, causa emergenza, si procede a ritmo spedito. Così il 27 luglio la commission­e convoca i candidati divisi in quattro tranche di 100 aspiranti autisti. E chi, allegando l’attestato della scuola di lingua, dichiara di parlare a livello avanzato l’inglese, si presenta forte di un punteggio più alto e quindi con più chance di vincere l’assunzione in Cotral. Durante i colloqui, però, emerge che la gran parte dei candidati non è in grado né di sostenere una conversazi­one elementare in inglese né di indicare dove abbia conseguito la certificaz­ione della lingua. Muti.

Alle domande di uno dei commissari, un dipendente madrelingu­a inglese inserito appositame­nte da Cotral, in pochissimi rispondono. E molti, alla richiesta di chiariment­i, dicono di non ricordare il nome o il comune della scuola presso cui hanno sostenuto l’esame. In più, otto attestati su 10 presentano caratteris­tiche sospette visto che risultano rilasciati (soprattutt­o da istituti in provincia di Napoli e Avellino non

La selezione azzerata dall’azienda dopo la scoperta che 7 su 10 avevano imbrogliat­o

presenti nel database Miur) proprio in coincidenz­a con l’uscita del bando della Regione. A due candidati di Rieti che dichiarano di aver conseguito lo scorso giugno il diploma livello B2 (intermedio avanzato: più due nel punteggio) all’Istituto Monnet di Monteforte Irpino (Av), viene chiesto perché si siano recati fino in Campania per imparare l’inglese: «Perché lì c’è la mia fidanzata», la risposta laconica. Che ci fosse qualcosa di strano Cotral lo aveva intuito il 23 luglio: in azienda era giunta una mail per segnalare che «molti hanno acquistato l’attestato per il concorso». Così il 29 sporge denuncia. E ora per i 55 furbetti sono guai.

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