Vodafone Sky e WindTre scrivono al governo
L’accelerazione del governo sulla rete unica ha messo in allarme le compagnie telefoniche. Sky, Vodafone e WindTre hanno inviato una lettera congiunta ai ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, e dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, per esprimere la loro posizione sul dossier, a cui proprio i due ministri la scorsa settimana hanno impresso un’improvvisa accelerazione sollecitando Tim a stringere i colloqui con Cassa depositi e prestiti ed Enel per arrivare a unire la propria rete con quella di Open Fiber. Nella lettera, firmata dai tre amministratori delegati, Maximo Ibarra (Sky Italia), Aldo Bisio (Vodafone) e Jeffrey Heidberg (WindTre), gli operatori chiedono di essere ascoltati dai ministri che, nelle intenzioni espresse nella lettera inviata martedì scorso a Tim, non hanno solo sollecitato un tavolo con Enel e Cdp ma anche indicato la volontà di promuovere possibili soluzioni per Tim. Sky, Vodafone e WindTre in più occasioni hanno espresso il loro punto di vista, che è simile e converge sulla preferenza per una rete unica indipendente, sia dal punto di vista della governance sia dell’azionariato, e non verticalmente integrata, ovvero che venda solo connettività all’ingrosso e non anche servizi ai clienti retail. Dal punto di vista industriale è il modello di Open Fiber — con cui tutti e tre gli operatori hanno accordi commerciali —, salvo per l’azionariato che vede Cdp ed Enel detenere i 50% ciascuna. I tempi per poter far valere le proprie posizioni sono stretti. Il 31 agosto il gruppo telefonico ha convocato il board per dare il via libera a FiberCop, la società in cui verrebbe scorporata la rete secondaria in rame e la fibra di FlashFiber, che vedrebbe come azionisti Tim con il 58%, Kkr con il 37,5% e Fastweb con il 4,5%. L’azionariato è aperto e nelle intenzioni di Tim sarebbe questo il veicolo per la rete unica, con i correttivi necessari ad evitare potenziali conflitti. A condizione che il controllo resti nelle mani del gruppo telefonico.