Agcom e Anac, cambiano i vertici
Il governo individua Lasorella per il dopo Cardani e Busia al posto di Cantone. Parola alle commissioni
Nel Consiglio dei ministri che ha varato il decreto agosto non ci sono solo misure economiche ma c’è anche un pacchetto di nomine che riguarda due Authority. Si tratta dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e dell’Anac, posizioni ambitissime e che da tempo erano in attesa di rinnovo. Al momento il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, su proposta dei ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Fabiana Dadone (Pubblica amministrazione) avrebbe individuato due figure che devono ricevere il via libera dalle rispettive commissioni competenti. Non a maggioranza semplice, ma dei due terzi. Il che significa che va raggiunto un ampio consenso. A prendere il posto di Angelo Marcello Cardani all’Agcom, dovrebbe essere Giacomo Lasorella, vicesegretario generale della Camera, e per dodici anni a capo del servizio Assemblea. «Tutti quanti lo conoscono e lo stimano», è il refrain nei palazzi della politica. Lasorella è appunto un profilo che unisce maggioranza e opposizione. Non a caso esce allo scoperto un coro di congratulazioni che va dal renziano Michele Anzaldi («Una perdita per la Camera dei deputati ma una speranza concreta per la tutela del canone Rai») al berlusconiano
Giorgio Mulè: «La sua vita da civil servant con oltre trent’anni di servizio alla Camera dei deputati è la miglior garanzia di autorevolezza e indipendenza». Fino a giungere al meloniano Lollobrigida («Grande professionalità»).
Va da sé che Lasorella dovrà vedersela con dossier delicati. Ad esempio, osservano, «c’è una guerra in corso che riguarda la pubblicità fra Rai e Mediaset. Come si comporterà?».
Un discorso a parte merita l’Anac che dal 23 ottobre del 2019, dopo le dimissioni di Raffaele Cantone, è retta da un consigliere facente funzione di presidente, Francesco Merloni. Su proposta della ministra Dadone, Conte punta su Giuseppe Busia, oggi segretario della Privacy, già segretario generale dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori. In realtà, il nome di Busia era circolato come Garante della Privacy, ma poi non se ne fece nulla per una questione di anzianità. Nel palazzo si sussurra che Busia sia «amico personale di Giuseppe Conte», e che questo abbia influito nella scelta finale. Ripartizione cencelliana per i componenti di Anac: in quota maggioranza Luca Forteleoni e Laura Valli, in quota opposizione Paolo Giacomazzo e Consuelo Del Balzo. Attenzione, però. Queste nomine dovranno superare la prova delle commissioni (Affari costituzionali per Anac, Trasporti per Agcom), che saranno convocate per i primi di settembre.