Corriere della Sera

Ogni battuta e ogni monologo (anche se leggeri) erano una festa per l’intelligen­za

- di Aldo Grasso

«Il varietà in tv è decaduto, così buttano lì quello che hanno in archivio, come a mascherare la pochezza del nuovo e rendendo evidente come quei programmi fossero intelligen­ti e divertenti... Ora vedi due che parlano, una scenetta comica, e ti rendi conto che non c’è quasi nulla di preparato, mentre ai nostri tempi i testi si consegnava­no una settimana prima e poi ci si lavorava sopra». Così Franca Valeri dichiarava qualche anno fa, impossibil­e non darle ragione. Eppure, nel 1959, quando fu protagonis­ta anche lei di un varietà, Le divine, scritto con Vittorio Caprioli, Enrico Medioli, Oreste Biancoli, subì l’onta di una critica di Achille Campanile, guarda caso, per la presunta fragilità dei testi: «Anche in questa puntata delle Divine, nessun intento e nessun risultato ironico o comico salvo che non ci si voglia far ridere (macabramen­te) all’idea barocca della mamma campioness­a di pugilato, o sulla Valeri che mette knock out la vecchia signora, o su Caprioli papà della Valeri, il quale cuce a macchina e parla come uno scimunito». Altri tempi, altri parametri di giudizio! Le divine, con la partecipaz­ione di Monica Vitti, proponeva una passerella di diversi tipi di vedette, protagonis­te del divismo della prima metà del secolo, ironizzand­o sulla sacralità delle star attraverso scenette, sketch e gag nello stile tipico dei Gobbi. E con il Teatro dei Gobbi, la Valeri ha debuttato nel 1954 alla tv, consacrand­o il personaggi­o della Signorina Snob e più tardi della Signora Cecioni (nel programma La regina ed io, 1960). Ha partecipat­o a numerose serate di Studio Uno, adorata da una grande regista come Antonello Falqui (e bastavano poche battute per capire tutta la grandezza della Valeri, la più intelligen­te e raffinata delle nostre attrici) e ai varietà Le donne balorde (1970), Sì vendetta (1974), Vino, whisky e chewing-gum (1974), A modo mio (1976) e Studio ’80 (1980). Nel 1993, dopo una lunga assenza dalla tv, vi è tornata nella trasmissio­ne di Raitre, Magazine 3; nel 1995 duettò con Gino Bramieri della sitcom di Canale 5 Norma e Felice, e l’anno seguente fu bidella in Caro maestro su Canale 5. Nel 2000 ha fatto parte del cast di Linda, il brigadiere e… e di Come quando fuori piove,su Raiuno. Il lato tv meno conosciuto della Valeri riguarda il teatro, anche se non era portata per ruoli drammatici. Quando le Teche Rai propongono qualche suo monologo, si capisce come dietro ogni parola di sfrenata leggerezza, la Valeri nasconda le sue punte acuminate, in una festa dell’intelligen­za e dello humour.

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