Corriere della Sera

L’ETERNA CACCIA AL CONSENSO E LA POLITICA DIVENTA SHOW

-

Caro direttore, sono io forse il solo a essere stanco del folle protagonis­mo mediatico che ha colpito gran parte di sindaci e governator­i? Mettendo da parte l’ilarità che scatena il loro buffo e goffo comportame­nto — sono quasi tutti in età ben oltre la Instagram/Tiktok generation — mi preoccupa questo revanscism­o stile Duce «torso nudo» durante la mietitura. Dal De Luca governator­e ringhioso, al De Luca sindaco messinese che ha creduto per qualche giorno di essere nella casa del Grande Fratello. Dai sindaci cacciatori — Decaro — ai demolitori di fontane con martellate. Io sinceramen­te sono stanco: è un baraccone circense che non fa onore a quel mestiere che dovrebbe essere il più nobile di tutti: l’amministra­tore politico. Ad Atene si sceglievan­o i migliori, coloro che avevano meritato una carica. Adesso, se questi signori che ho appena citato sono gli aristès, allora mi vergogno della mia bassissima condizione umana e mi ritiro nella mia caverna.

Nicola Sessa

Caro signor Sessa,

Purtroppo le scene che lei descrive non vedono come protagonis­ti solo sindaci e governator­i. Finiti in archivio i partiti di massa, cancellate le riunioni di sezione o di parrocchia (magari noiose ma utili alla formazione e al confronto delle idee), tutto ora è affidato al rapporto diretto tra il capo, o presunto tale, e i suoi singoli elettori. Con due strumenti fondamenta­li: la tv e i social network. Nella prima non emergi se non sei brillante e rissoso. Nei secondi conta solo la rapidità, l’effetto, la parola grossa e la promessa altisonant­e. Accompagna­ti magari da gesti definitivi che non lasciano scampo. Tutto è spettacolo, spesso di serie C. È un peccato che l’onda abbia investito anche gli amministra­tori: loro dovrebbero essere informati e attenti ai problemi dei cittadini. Ogni giorno sono infatti a contatto diretto con la vita quotidiana dei loro amministra­ti. Dovrebbero sapere che i problemi richiedono spesso soluzioni faticose e non di breve durata, che tutto non può essere risolto con una sceneggiat­a «cattura-consenso». I governator­i e i sindaci hanno avuto un compito importante in questa lunga emergenza; alcuni l’hanno svolto con capacità riparando anche agli errori del governo nazionale. Altri si sono fatti prendere la mano dall’esposizion­e quotidiana sui grandi mezzi d’informazio­ne. E via via hanno cominciato a esagerare e a sbagliare. Questa è la mia opinione. Forse però non ho capito bene la situazione. Perché altrimenti i più sfrenati tra gli amministra­tori sono ai primi posti nella classifica del consenso popolare?

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy