Corriere della Sera

Progetti Loggia Isozaki, Museo della Lingua: c’è l’ok

Stanziati 103 milioni per 11 cantieri dopo il via libera della conferenza Stato-Regioni. Nardella: decisione storica

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Dopo un iter iniziato più di 20 anni fa, sarà realizzata la Loggia Isozaki agli Uffizi di Firenze. Lo ha annunciato ieri il ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschi­ni che ha varato gli undici nuovi «cantieri» della cultura del Piano strategico «Grandi progetti Beni culturali». Disegnata dall’archistar giapponese Arata Isozaki, la Loggia vinse il concorso internazio­nale di design nel 1999 per ampliare lo spazio espositivo degli Uffizi. Pensata come una loggia moderna in acciaio e pietra da contrappor­re a quella dei Lanzi in piazza della Signoria, l’idea di questo contrasto causò una lunga polemica che oggi si risolve con uno stanziamen­to di 12 milioni. «Decisione storica», hanno commentato il sindaco Nardella e il direttore degli Uffizi Schmidt.

Anche il Museo della Lingua italiana vedrà la luce, nel complesso di Santa Maria Novella a Firenze, alla vigilia delle celebrazio­ni per i 700 anni dalla morte di Dante (nel 2021), grazie a un finanziame­nto di 4,5 milioni. L’idea di creare un Museo della Lingua (pensato da subito a Firenze, dove dal 1583 ha sede la più antica Accademia linguistic­a del mondo, la Crusca) nasceva già nel 2003 agli Uffizi con la mostra Dove il sì suona, ideata dalla Società Dante Alighieri (e curata dal linguista Luca Serianni). In seguito, la petizione Per un «Museo della lingua italiana», che ne celebri la storia, l’importanza, la ricchezza, lanciata dal linguista Giuseppe Antonelli (che nel 2018 immagina il progetto in un libro, Il museo della lingua italiana, Mondadori), e indirizzat­a a Franceschi­ni, ha trovato il favore di studiosi e istituzion­i, fino ad arrivare, nel 2019, a creare una commission­e al Mibact (coordinata da Serianni).

Il valore del Piano Strategico del Mibact, che punta al rilancio della competitiv­ità territoria­le con interventi su beni e siti di importanza nazionale con necessità urgenti di tutela, riqualific­azione e promozione culturale, è di 103 milioni di euro e ha ricevuto il parere favorevole della conferenza unificata Stato-Regioni dopo il passaggio in Consiglio superiore dei Beni culturali.

Gli altri 9 «cantieri» riguardano: il parco e il Museo archeologi­co di Sibari (Cosenza); il Museo d’Arte contempora­nea di Rimini con la nascita di Part (Palazzi dell’Arte di Rimini), il parco di Palazzo Te a Mantova e, a Roma, Palazzo Silvestri Rivaldi e l’Archivio di Stato. E poi: la Casa dei cantautori liguri a Genova, l’Arsenale di Venezia, il Parco Archeologi­co di Laus Pompeia a Lodi e il complesso «Ca’ del Dutùr» a Monte Isola (Brescia). Si tratta di «cantieri diffusi che vanno a migliorare la bellezza delle città italiane — ha detto Franceschi­ni — e a sostenere l’economia e il turismo del Paese». (jessica chia)

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