Corriere della Sera

Havertz un gioiello da 100 milioni «Sono forti, ma possiamo batterli»

- DAL NOSTRO INVIATO g. d. c.

Tedeschi atipici. Da anni il Bayer Leverkusen non vince un trofeo, l’ultimo è del 1993. Però è la peggior squadra sul cammino dell’Inter, non solo per le tante buone individual­ità, piuttosto per il sistema di gioco, molto offensivo, proposto dall’olandese Peter Bosz. Il 60enne Rudi Voeller, ex bomber della Roma, e direttore generale del club, ha già spostato la pressione sull’Inter: «Sono favoriti, ma noi abbiamo Havertz», ha raccontato alla Gazzetta dello Sport. Il 21enne Kai Havertz è un gioiello da 100 milioni e il Chelsea lo corteggia. Il ragazzo può giocare da falso nove, da trequartis­ta, da esterno se serve: segna e fa segnare. Le «Aspirine» (il club è sempre di proprietà della casa farmaceuti­ca Bayer) più che farlo passare il mal di testa rischiano di farlo venire. I tedeschi sono terrorizza­ti da Lukaku, Bosz predica calma: «Paura non ne abbiamo, rispetto sì. Abbiamo i mezzi per batterli, certo che contro di loro gli errori si pagano a caro prezzo». Il Bayer non è solo Havertz.

Non ci sarà lo squalifica­to il centrocamp­ista cileno Aranguiz, una perdita importante, ma davanti Diaby può far male. È il secondo giocatore più veloce della Bundesliga, tocca i 36 km/h. La difesa è il punto debole, nonostante i gemelli Lars e Sven Bender e il portiere finlandese Hradecky che ha vissuto la sua migliore stagione, al netto dell’errore nella finale di Coppa di Germania persa 4-2 contro l’imbattibil­e Bayern Monaco.

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Il tedesco Kai Havertz, 21 anni
(Afp) Gioiello Il tedesco Kai Havertz, 21 anni

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