Sgombero dei migranti, il governo verso il ricorso al Tar
Si muove Lamorgese. Anche Musumeci promette di «rivolgersi alla magistratura»
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Deciderà la magistratura. Lo scontro sui migranti, ammassati nell’hotspot di Lampedusa e nei centri di accoglienza, tra il presidente della regione siciliana Nello Musumeci che vuole sgomberarli e il Viminale che dichiara «nulla» la sua ordinanza obbligando i prefetti a non applicarla, finirà di fronte al Tar.
Il governo ne è già convinto. Si tratta solo di accordarsi sul chi debba presentarlo. Palazzo Chigi pensa che la titolarità sia del Viminale. Ma ieri il ministro Luciana Lamorgese ha inviato solo una lettera, per auspicare il ricorso, e non una vera e propria istanza. Si tratta di materia che riguarda le regioni su una questione sanitaria, spetta a Palazzo Chigi muoversi, è il ragionamento del Viminale.
Ma anche Musumeci si è detto «pronto a rivolgersi alla magistratura», a poche ore dalla mezzanotte: orario in cui scattava l’inizio dello sgombero previsto nella sua ordinanza. Bocciata la proposta del Viminale di trasferire gli immigrati in una tendopoli allestita in un’area dell’aeronautica a Vizzini. «Il governo centrale trova la soluzione: “creiamo campi di concentramento, che chiamano tendopoli, in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni», ha detto Musumeci. «Erano tende moderne e climatizzate allestite dalla Croce Rossa in un’area ben sorvegliata», fa notare il Viminale.
Ma la soluzione non può essere certo giudiziaria su una questione che, a un mese dalle amministrative, solleva molte polemiche.
Lo stesso premier, Giuseppe Conte, ne è consapevole. Lo ha detto, con una battuta fugace, ieri, durante un incontro con le vittime del terremoto. Ad una signora che in nome del Covid invocava «chiudete i porti». Conte ha risposto: «Un po’ di pazienza, signora. Vedrà, vedrà ...”.
Attualmente al Viminale si continua a puntare sulle misure di decongestionamento attraverso i trasferimenti, ma il flusso degli ultimi giorni è difficile da fronteggiare.
L’ha ricordato Musumeci: «Solo a luglio sono arrivati 7.067 migranti e fino a metà agosto ne erano arrivati altri 3.000, contro i 1.268 di luglio 2019 e i 1.000 del mese di agosto di un anno fa. Lampedusa è abbandonata a se stessa». Al governo ha risposto: «Se è vostra la competenza, siete fuori legge perché lì non c’è alcuna garanzia di sicurezza. È mio dovere tutelare la salute e vado avanti. Nessuno può pensare di fare campagna elettorale, azioni di bassa cucina». Poi si è mostrato disponibile a concedere qualche giorno di tempo al Viminale «per ricollocare i migranti e mettere i sigilli in tutti i centri di accoglienza. Se non lo farà però li apporremo noi e metteremo fine a questa indecorosa pagina la gente non può essere trattata in maniera disumana».
Opposte le reazioni politiche. Matteo Salvini loda Musumeci: «A Lampedusa gli immigrati positivi al Covid passeggiano tra i turisti», attacca. Generando la reazione del ministro per il sud, Giuseppe Provenzano: «Non è una menzogna, è procurato allarme». Una smentita arriva anche dalla prefettura di Agrigento. «Musumeci difende l’Italia il governo la tradisce» accusa Maurizio Gasparri (Fi). E Giorgia Meloni aggiunge: «Blocco navale subito».
La Caritas di Palermo contesta l’ordinanza. Perché «equipara i poveri e gli untori e divide l’umanità in due preparando la catastrofe planetaria che verrà da un mondo disunito e disumano». E il parroco di Floridia (Siracusa), Don Lorenzo Russo, scrive ai parrocchiani: «a chi gioisce per l’ordinanza di Musumeci dico non venite a messa. Non giova battervi il petto: ascoltate il Vangelo».
Bocciata la proposta del Viminale di portare gli immigrati in una tendopoli a Vizzini