Si uccide nel suo ristorante. «Temeva un nuovo lockdown»
Choc a Firenze. Padre di due figlie, 44 anni. Le difficoltà con il mutuo: il locale acquistato prima del blocco
Luca aveva 44 anni e due figlie da mantenere. Si è ucciso nel suo ristorante di via Verdi, tra piazza Santa Croce e piazza della Signoria, centro nobile di Firenze, un locale storico che aveva acquistato poco prima del lockdown. Poteva essere la svolta della sua vita, ci credevano tutti, ma l’emergenza Covid-19 ha frantumato sogni e speranze. Doveva pagare un muto consistente, Luca, sospeso nei mesi di chiusura, ma che ora doveva onorare nonostante gli incassi quasi inesistenti. Ma forse, come racconta il fratello Marco, non sono stati i debiti, normali per un imprenditore che investe e poi restituisce sempre ciò che gli è stato prestato, ad uccidere Luca Vanni e neppure il male oscuro della depressioni «ma l’incertezza del futuro e le notizie di un nuovo lockdown che hanno reso mio fratello fragile, sempre più fragile».
Una notizia straziante, che in poche ore ha fatto il giro della città. Sgomento il sindaco Dario Nardella che, dopo aver incontrato i familiari di Luca, in un messaggio sui social ha chiesto ai concittadini «ora più che mai di essere uniti, solidali e vicini ai lavoratori e agli imprenditori» esprimendo alla famiglia tutto il cordoglio di tutta Firenze.
Colpite dalla tragedia le associazioni di categoria. Per Confcommercio è stata «una sconfitta per tutti». Per Federcuochi «una morte annunciata». Grida di dolore anche dai singoli imprenditori, come lo chef Gianfranco Vissani che ha parlato amaramente di uno «Stato che ci ha abbandonati».
Anche la politica è stata scossa dalla morte di Luca
Vanni. «Straziante. Una preghiera per lui, vicinanza ai suoi cari. Non si può abbandonare partite Iva e imprenditori al loro destino!», ha scritto su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini. Mentre da Roma Giorgia Meloni ha parlato di «storia che lascia impietriti e che racconta il dramma di centinaia di migliaia di imprenditori schiacciati dalla grave crisi economica e lavorativa causata dal Coronavirus».
«È un dramma personale che deve essere raccolto come un grido d’allarme che riguarda tutti», ha sottolineato il presidente del consiglio regionale e candidato a governatore,
Ora più che mai dobbiamo essere uniti e solidali, vicini ai lavoratori della nostra comunità
Dario Nardella
Federcuochi: «Morte annunciata»
Lo chef Vissani: lo Stato ci ha abbandonati
Eugenio Giani, mentre il vicepresidente dell’assemblea regionale, Marco Stella, ha chiesto al sindaco di proclamare un giorno di lutto nel ricordo del ristoratore.
L’onorevole Susanna Ceccardi, candidata per il centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, ha chiesto alla Regione di mettere in campo misure di salvaguardia, a fondo perduto e di garanzia, per gli esercizi che non riescono più a sopravvivere. «Altrimenti, dopo i morti con Covid, dovremmo contare i morti per la crisi economica e turistica», ha detto.