Storia dell’arte in 250 caratteri Jacopo la spiega su #divulgo

Jacopo Veneziani è un dottorando in Storia dell’arte alla Sorbona di Parigi. Dal 2017 ogni giorno pubblica, sul suo profilo, un tweet con l’hashtag #divulgo. Immagini e brevi testi su quadri, sculture e architetture. In 250 caratteri si cerca di restituire, con garbo e immediatezza, il senso dei capolavori di figure come, tra gli altri, Borromini, Luca Giordano e Van Gogh. Alcuni tweet sono dedicati anche a beni culturali italiani, a opere e artisti poco noti. In pochi mesi, questo profilo Twitter è diventato un piccolo cult, seguito da circa 30.000 followers. Inoltre, durante la quarantena, Veneziani ha curato i #dueminutidievasione, ricchi di curiosità e aneddoti sulla storia dell’arte: brevi video che hanno raggiunto oltre 500.000 visualizzazioni. La filosofia della divulgazione elaborata da Veneziani si fonda su alcuni passaggi: semplificare senza banalizzare; non dare spiegazioni particolareggiate; e non pretendere neanche di risolvere in poche frasi il senso dell’opera di un artista; ma limitarsi a offrire alcune informazioni indispensabili e pochi concetti essenziali. E ancora: evocare piani ulteriori, dare stimoli, dischiudere sentieri, insinuare dubbi, lasciare intravedere problemi senza pretendere di risolverli, facendo capire che per comprendere davvero un dipinto o una scultura servono altri strumenti. Divulgare, ricordava Beniamino Placido, è un modo non per saziare, ma per affamare; non per spegnere, ma per accendere il nostro interesse. È come mettere il mare in un bicchiere. Un rito di formazione, che serve a incrementare lo sviluppo dello spirito critico e la crescita culturale, morale e civile del pubblico. Spinto dal successo di questa piccola impresa critica, Veneziani ha deciso di riscrivere i propri tweet in una versione più ampia. È nato così il volume #divulgo (Rizzoli). Da Cavallini a Giotto, da Bosch a Caravaggio, da Velázquez a van Gogh. Una minima storia dell’arte per tutti.