TT, il finanziere filo Bannon spuntato nelle carte
Abile regista occulto di tante trame finanziarie, nazionali e internazionali o grande avvocato e consulente fiscale che sulla competenza e professionalità ha costruito un impero targato Fidinam? In Svizzera il diavolo e l’acqua santa si saldano virtuosamente nella figura e nella storia di Tito Tettamanti, novantenne avvocato fondatore (1960) e oggi presidente onorario del gruppo Fidinam, specializzato nella consulenza fiscale internazionale con la creazione, tra l’altro, di strutture offshore. Dalle carte depositate sul caso Lombardia film commission-Lega spunta il nome di questo grande vecchio della finanza ticinese e quindi, per osmosi, anche di parte della finanza italiana. Fidinam è una sponda professionale qualificata per molte imprese. Ed è stata anche, per esempio, l’architetto della finanza offshore della famiglia Ligresti e la fiduciaria di Calisto Tanzi. Per anni in passato la Bsi, Banca della Svizzera italiana, era considerata un feudo di TT. Per dirne una: lì dentro il Vaticano aveva depositato un cospicuo patrimonio fin dai Patti Lateranensi. Anche indagando sulle società della moglie di Claudio Descalzi, amministratore delegato dell’Eni, la procura di Milano si era imbattuta nella milanese Fidirevisa del gruppo Fidinam. Del resto è il destino (e il mestiere) delle fiduciarie: coprono il reale proprietario ma non per questo ne acquisiscono le eventuali responsabilità penali. Tettamanti, in rapporti con l’ex stratega della campagna elettorale di Donald Trump, Steve Bannon, che ha ospitato nella sua villa in Svizzera, non è indagato nell’inchiesta e il suo nome emerge in un’informativa della Guardia di Finanza del 19 maggio scorso, in merito a Fidirev, società fiduciaria per mezzo della quale sarebbero transitati parte degli 800mila euro, per poi essere trasferiti in un conto svizzero intestato a una fiduciaria panamense. Lui, il vecchio TT, è soltanto uno dei soci di una delle holding che controllano la fiduciaria.