Corriere della Sera

Fontana di 9 metri E il cioccolato è uno spettacolo

Nel nuovo museo Lindt la Storia è interattiv­a

- Michela Proietti

Come a volte accade, le grandi scoperte sono frutto della casualità. Nel 1879 Rodolphe Lindt inventò a Berna la «conca», che mescolava in modo meccanico la cioccolata. Un venerdì sera, chiudendo il laboratori­o, dimenticò la macchina accesa: grazie a quella distrazion­e, anziché il cacao bruciato, il lunedì successivo, dopo 72 ore, trovò un cioccolato che si scioglieva in bocca. Era nato il fondente.

Questo e altri aneddoti sono raccontati nel museo interattiv­o all’interno della nuova Lindt Home of Chocolate, inaugurata a Kilchberg, cittadina presso Zurigo, il 10 settembre e che domenica scorsa ha aperto ai visitatori.

Un centro di competenza per il cioccolato con all’interno - oltre al museo - un impianto di ricerca e una produzione «a vista». Un nuovo simbolo dell’industria del cioccolato svizzera, rappresent­ato da una fontana di cioccolato di 9,3 metri, la più alta del mondo, da dove sgorgano 1000 litri di cioccolato liquido, che arriva fino a terra al centro di una pallina simile alla celebre pralina Lindor. A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio di Fondazione Ernst Tanner e il testimonia­l Roger Federer, che ha subito manifestat­o il desiderio di visitarlo con i suoi bambini. Lo spirito «edutainmen­t» è parte di questo mausoleo affacciato sul lago di Zurigo e realizzato dallo studio di architettu­ra di Basilea Christ & Gantenbein, che ha curato anche l’ampliament­o del Museo d’arte di Basilea e la ristruttur­azione del Museo nazionale di Zurigo. L’edificio è stato pensato come un raddoppio della fabbrica della Lindt risalente al 1899 e proprio per questo modellato sulla storica fabbrica Lindt e Sprüngl. Tre piani, scale circolari, passerelle sospese nel vuoto e ampi lucernari: l’investimen­to di oltre cento milioni di franchi (93 milioni di euro) nella visione dell’azienda sarà ripagato da 350 mila presenze all’anno, richiamate da attrazioni come il Chocolate Tour, che inizia con una visita virtuali alle piantagion­i di cacao in Ghana e finisce con l’«Innovation Lab», dove si può scoprire in che modo l’intelligen­za artificial­e sta cambiando la produzione del cioccolato.

Un percorso in cui si scopre l’esistenza della cintura degli alberi di cacao che percorre l’Equatore e la bevanda a base di fave di cacao di cui erano ghiotti i Maya, da considerar­e quindi come i primi veri maestri cioccolati­eri. Non mancano dettagli «estetici», tra cui i magnifici incarti di tavolette Suchard, il cui fondatore fu tra i primi a intuire l’importanza della pubblicità. L’aspetto didattico va di pari passo con quello sostenibil­e e sociale: la Lindt Chocolate Competence Foundation si è posta l’obiettivo di rafforzare a lungo termine la Svizzera come sede produttiva più importante del cioccolato e il museo, parte trainante del progetto, servirà a divulgare la cultura del cioccolato. Nel museo dei record c’è anche un altro primato: la Lindt Home of Chocolate ospita anche il piu grande Lindt Chocolate Shop al mondo, il primo Lindt Cafe della Svizzera e un laboratori­o di cioccolate­ria per corsi a tema.

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La fontana di cioccolato all’interno della Lindt Home of Chocolate: con i suoi 9,3 metri è la più alta al mondo
Record La fontana di cioccolato all’interno della Lindt Home of Chocolate: con i suoi 9,3 metri è la più alta al mondo

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