Oggi tocca alla Juve Le certezze di Pirlo
Idea fissa Una nuova guida tecnica, ma sempre gli stessi obiettivi per i campioni d’Italia La Juventus di Pirlo debutta contro la Sampdoria La questione centravanti non si risolve ancora Dzeko resta il prescelto: «Suarez? Tempi lunghi, è difficile che il
Comunque vada a finire a maggio, quella di oggi è l’alba di una nuova era: per la Juventus, se il debuttante Andrea Pirlo porterà a dieci la serie di scudetti consecutivi. O per gli avversari, se riusciranno a interrompere questo filotto leggendario e a fare meglio di una squadra che resta in primissima fila grazie alla sua storica capacità di rigenerarsi, senza troppi fronzoli.
In un momento di transizione delicato per la sua società, alle prese anche con gli sviluppi del caso Milik-Dzeko, Pirlo ostenta sicurezza prima del suo debutto ufficiale in panchina, senza bisogno di esibire i muscoli, come faceva da calciatore: «Dubbi non ne ho. Certezze ne ho tante: alleno la Juventus, una squadra di campioni che riparte da zero come tutti e deve farlo con voglia e ferocia, perché cominciare con una vittoria è importante».
Beata incoscienza? Tra le certezze maturate in meno di un mese da allenatore, c’è anche quella sulla difficoltà a prendere un centravanti al posto di Higuain. Salvo rotture clamorose sull’asse JuveRoma (che porterebbero a valutare Giroud come alternativa), Dzeko resta l’obiettivo principale: è lui il prescelto da Pirlo, anche perché la Juve ruota come sempre attorno a Ronaldo e il bosniaco sarebbe il partner ideale. Non che Suarez
CR7 con Kulusevski
Sarà una partita difficile Davanti Ronaldo e Kulusevski ruoteranno per gli inserimenti
Culture diverse Ho le mie idee, Sarri aveva le sue: alcune sono simili, ma le due culture sono diverse
fosse una soluzione sgradita: «Ma è difficile che l’attaccante possa essere lui — riflette Pirlo — perché i tempi per ottenere il passaporto italiano sono troppo lunghi. Il centravanti lo aspettiamo, ma il mercato è ancora lungo, non c’è fretta».
Contro la Sampdoria — contro cui a fine luglio ha vinto lo scudetto più anomalo della lunga serie — Madama riparte quindi dalla coppia Ronaldo-Kulusevski, vista all’opera domenica scorsa contro il Novara nell’unica amichevole precampionato. Nei due debutti italiani visti finora, contro Chievo e Parma, CR7 non ha segnato: per questo e anche per i dubbi sul centravanti che arriverà, stasera Ronaldo è ancora più atteso del solito. Eppure finora si è parlato più di Pirlo che di lui. Il nuovo allenatore non ci tiene a discostarsi dalle idee del suo predecessore Sarri, «anche perché molte possono essere simili». Però c’è un però, non di poco conto: «Le nostre culture sono diverse» sottolinea l’ex campione, con una frase che racchiude un mondo, all’interno del quale lo stesso Ronaldo sembra già trovarsi più a suo agio. Anche l’assetto della nuova Juve sarà diverso, con il 35-2 e Kulusevski, probabilmente l’unico tra i nuovi arrivati a giocare: si dovrebbe viaggiare di più sulle fasce, soprattutto con Cuadrado a destra, visto che al posto di Alex Sandro dovrebbe giocare De Sciglio.
La cultura di Pirlo sarà molto più vicina al gusto dei giocatori: l’obiettivo è quello di far funzionare di nuovo la Juve come un unico organismo, sempre in funzione del suo fuoriclasse, ma con un dispendio di idee e energie più equilibrato, per fare rendere tutti al massimo. Per riuscirci, a «mister zero dubbi» serve una certezza in più, con la maglia numero 9. Ma la nuova era inizia oggi.