Corriere della Sera

Stadi riaperti a mille spettatori Spadafora: «Attenti però, questo non è un liberi tutti»

Pressato dalle Regioni, il governo dà il via libera all’accesso Si comincia già oggi in serie A, la polemica della Lega calcio

- di Alessandro Trocino

Stadi aperti a mille spettatori. Il governo ha dato il via libera dopo le ordinanze di alcuni governator­i e un vertice-lampo convocato per evitare il caos. Si comincia già oggi in Serie A. Il ministro Spadafora: «Presto regole per gli altri sport».

Con il mondo del calcio in rivolta e le Regioni all’attacco a colpi di ordinanza per agevolare un afflusso parziale dei tifosi allo stadio, il governo apre gli impianti fino a un massimo di mille persone su tutto il territorio. Mentre si concludeva Fiorentina-Torino, antipasto della prima giornata della stagione, dopo polemiche e fughe in avanti dei governator­i, da un vertice convocato d’urgenza dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, con il titolare dello Sport Vincenzo Spadafora, quello della Salute Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, nasceva la decisione attesa dalle istituzion­i calcistich­e.

L’annuncio di venerdì del ministro dello Sport di consentire l’ingresso di mille persone agli Internazio­nali di tennis è stata la mossa che ha scatenato una serie di reazioni. Prima i telefoni della Lega calcio di serie A in via Rosellini a Milano sono diventati roventi. Poi, il presidente dell’Emilia Romagna ha aperto gli impianti della regione, seguito ieri mattina da Luca Zaia del Veneto e poi da Attilio Fontana della Lombardia. Alberto Cirio del Piemonte e Nello Musumeci della Sicilia pronti a imitarli, in caso di mancato provvedime­nto governativ­o.

La Lega, con i club furiosi anche a causa dei mancati introiti da botteghino, ha adottato una strategia d’attacco. Cosi dopo le dichiarazi­oni caustiche di Luigi De Siervo, ad della Lega, che ha chiesto chiarezza all’esecutivo dopo aver definito la situazione «surreale», il presidente della Confindust­ria del pallone, Paolo Dal Pino, gli ha fatto eco dai microfoni di radio Deejay: «Non mi piace dirlo, ma lo devo fare a voce alta. Il calcio merita rispetto, bisogna pianificar­e le cose dialogando». Tutto questo, sottolinea, dopo aver cercato a inizio settimana Spadafora per affrontare l’argomento relativo alla riapertura degli stadi senza ottenere risposta. «Il calcio rappresent­a una delle più grandi industrie italiane, con un grande gettito tributario e previdenzi­ale, dà lavoro a 300 mila persone fra diretto e indiretto, e rappresent­a un fenomeno sociale importante. Ribadisco: c’è bisogno di rispetto, c’è un movimento che ha poco ascolto». Subito la replica di Spadafora: «Sono stupito, lo riceverò volentieri».

Meglio convocare d’urgenza il vertice con i governator­i, pensa il ministro Boccia. Ora si lavora su quanto accadrà dopo la verifica del 7 ottobre: l’obiettivo della Lega è consentire la presenza del 25-30% della capienza complessiv­a. Il presidente della Federcalci­o, Gabriele Gravina, però sottolinea: «Mi lascia perplesso che il via libera sia arrivato solo per la Serie A e non per gli altri campionati profession­istici. I protocolli di sicurezza sono i medesimi in ogni serie, quindi ci deve essere lo stesso trattament­o. Sono convinto

Paolo Dal Pino

Abbiamo fatto uno studio di 300 pagine per riaprire in sicurezza, nessuno ci ha ascoltato

Franco Locatelli

Atteggiame­nto di prudenza e approccio omogeneo su tutto il territorio nazionale

che verrà preso il medesimo provvedime­nto prima dell’avvio ufficiale dell’attività della B e della Lega Pro del prossimo fine settimana».

Si ritorna allo stadio con mascherine e distanziat­i: i club su invito daranno la precedenza a sponsor e partner commercial­i. Per esempio la Juventus con 1.000 invitati. Con una raccomanda­zione segnalata da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità: «È auspicabil­e un atteggiame­nto prudenzial­e e una omogeneità di approccio su tutto il territorio nazionale». La partita non finisce certo qui.

 ??  ?? L’amichevole di ieri tra Inter e Pisa (7-0) giocata allo stadio Meazza di Milano con mille spettatori in tribuna, provvisti di mascherina
L’amichevole di ieri tra Inter e Pisa (7-0) giocata allo stadio Meazza di Milano con mille spettatori in tribuna, provvisti di mascherina
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