Meno contagiati ma 24 vittime Europa, è allarme
I dati in Italia. Preoccupa la Francia
Contagi da Covid in calo ma vittime più che raddoppiate. È il bilancio giornaliero, con 1.638 nuovi casi (contro i 1.907 di venerdì) su 103.223 tamponi effettuati, e 24 decessi contro i 10 del giorno precedente. Un quadro che non rassicura. Eppure migliore rispetto alla situazione di altri Paesi europei. Allarme in Gran Bretagna con 4.400 positivi e un possibile secondo lockdown; in Spagna si moltiplicano i focolai con restrizioni per 850 mila abitanti di Madrid. Mentre la Francia ha registrato il suo nuovo picco di 13.215 positivi in 24 ore.
Ventiquattro morti in 24 ore. Il numero di vittime quotidiane da Covid-19 comunicato ieri dal ministero della Sanità è il più alto in Italia dal 7 luglio: da allora non c’erano mai stati più di 20 morti in un giorno. E invece sabato sono più che raddoppiati dai 10 del giorno precedente, a fronte di un lento e costante aumento delle persone in terapia intensiva (ora 215, +5 su venerdì, raddoppiate in 18 giorni) e di un lieve calo di nuovi casi: ieri ne sono stati registrati 1.638, quasi 300 in meno di venerdì, su oltre 103 mila tamponi. È positivo l’1,59% dei test: in linea con la media delle ultime tre settimane, da quando anche qui si è assistito a un nuovo aumento di contagi.
La Lombardia resta la regione più colpita: quella con più casi — 243 ieri — e con più decessi, ben 9, quasi quanti in tutta Italia il giorno prima. Seguono il Lazio con 197 positivi e il Veneto con 186, ma la seconda regione per vittime è la Liguria, dove sono morte quattro persone. Per il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università degli Studi di Milano, intervistato da Adnkronos, il balzello nel numero di vittime (ora in totale 35.692 da inizio pandemia) è dovuto «all’innalzamento dell’età media degli infetti», che in piena estate erano invece soprattutto giovani.
Ma la situazione italiana è meno delicata di quella di altri Paesi europei. Come la Spagna, che da un paio di settimane viaggia a una media di 9 mila casi e 60 morti al giorno, e venerdì ha introdotto pesanti restrizioni in 37 zone sanitarie nell’area di Madrid; o la Francia, che per il secondo giorno ha superato i 13 mila positivi in 24 ore: 13.498 ieri. Poi c’è il Regno Unito, che conta oltre 4.400 nuovi casi, e dopo aver limitato la mobilità di quasi 10 milioni di persone immagina un nuovo lockdown nazionale «più prima che dopo», ha detto l’ex consigliere del governo (e super epidemiologo) Neil Ferguson. Nelle stesse ore a Londra i negazionisti del coronavirus occupavano Trafalgar Square e il sindaco si diceva «molto preoccupato per l’aumento dei casi nella capitale», dove sono «sempre più probabili», ha detto Sadiq Khan, nuove restrizioni. E mentre i casi nel mondo sono oltre 30,5 milioni e i morti più di 950 mila, Russia e Turchia osservano con attenzione la risalita delle proprie curve.