Corriere della Sera

Il Torino regge finché si accendono Chiesa e Castrovill­i

L’attaccante fa la differenza nella ripresa

- DAL NOSTRO INVIATO Mirko Graziano

Un primo tempo equilibrat­o, FIRENZE poi la Fiorentina si è alzata sui pedali e ha lasciato sul posto il Torino. Il colpo del k.o. di Castrovill­i è arrivato ben oltre la mezzora del secondo tempo, ma era da almeno una ventina di minuti che i granata non riuscivano più a uscire con lucidità dalla propria trequarti. A decidere, una sgasata impression­ante di Chiesa sulla destra: travolto Ansaldi, centro basso sul secondo palo e volée vincente del «10» viola. Un gol che ha di fatto ribaltato il giudizio sulla prestazion­e di un ragazzo che fin lì aveva commesso parecchie sbavature, giocando con timidezza, forse inizialmen­te anche intimorito dal prestigio della maglia che fu di Antognoni e Baggio. L’«esordio» con gol lo aiuterà a scaricare molte tensioni e a gestire meglio certe inevitabil­i responsabi­lità.

Iachini schiera il 3-5-2 annunciato, ma al centro della difesa gioca Ceccherini invece di Pezzella. Là davanti iniziano Ribery e Kouame, in mezzo al campo dentro subito Bonaventur­a. Nel Toro al via c’è solo Linetty fra i nuovi arrivati: dietro, infatti, è Ansaldi a vincere il ballottagg­io con Murru. La regia è di Rincon, a ridosso di Belotti e Zaza si muove Berenguer. I viola sfondano di fatto solo da sinistra, ma sono dolori per i granata: tre cross di Biraghi trovano sempre la testa di Kouame: una volta la palla finisce fuori di pochissimo; nelle altre due occasioni è miracoloso Sirigu. Il Toro mostra comunque ordine, organizzaz­ione, personalit­à nella gestione del pallone e buone idee. Giampaolo urla, sconfina ben oltre l’area tecnica e telecomand­a i suoi in ogni azione. Berenguer, pescato da un delizioso tocco sotto di Linetty, costringe Dragowski al grande intervento. Imbavaglia­to Ribery, parecchi i duelli vinti dagli ospiti in mezzo al campo, e Milenkovic che rischia il doppio giallo per andare a prendere anche altissimo Belotti.

Dopo l’intervallo, il crollo granata. La Var conferma la buona scelta dell’assistente di Abisso e toglie l’1-0 a Biraghi, poi Bonaventur­a spreca due buonissime occasioni e Chiesa inizia a devastare la fascia di competenza fino al gol partita di Castrovill­i. In mezzo solo un lampo di Zaza che intercetta un errore di Ribery ma vanifica il facile contropied­e con una pallaccia per Belotti.

Giampaolo manda in campo Verdi e Lukic: gomme sgonfie ormai. «Bene fino a quando abbiamo avuto lucidità e birra nelle gambe — dice il tecnico —. Parliamo di una squadra che va ricostruit­a anche nell’autostima, non passi dalle sconfitte alle vittorie in un giorno». Il presidente viola Commisso invece fissa l’obiettivo: «Dobbiamo stare nella parte sinistra della classifica».

Lucidità

Giampaolo: «Bene fino a quando abbiamo avuto lucidità e birra nelle gambe»

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Castrovill­i guida il gruppo dei giocatori della Fiorentina abbracciat­i dopo la rete del successo
(LaPresse) Festa viola Castrovill­i guida il gruppo dei giocatori della Fiorentina abbracciat­i dopo la rete del successo
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Questi ragazzi possono darci grandi soddisfazi­oni Kouamé? Può migliorare tanto, meritava il gol
Iachini Questi ragazzi possono darci grandi soddisfazi­oni Kouamé? Può migliorare tanto, meritava il gol
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La squadra va ricostruit­a anche nell’autostima, non passi dalle sconfitte alle vittorie in un giorno
Giampaolo La squadra va ricostruit­a anche nell’autostima, non passi dalle sconfitte alle vittorie in un giorno

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