Rossi è settimo ma festeggia la pole il fratello Luca
Se mamma Stefania ieri era delusa dal settimo tempo di Valentino in MotoGp, di sicuro era al settimo cielo per il primo posto in Moto2 di Luca, l’altro suo figlio che di cognome fa Marini. Il fratellino del Dottore oggi potrebbe allungare in classifica se riuscirà a tenersi dietro Bastianini.
Domenica scorsa aveva sistemato il compagno di squadra, in un duello entusiasmante che potrebbe riproporsi oggi. Marini e Bezzecchi sono ancora in prima fila, uno di fianco all’altro. Amici fuori dal circuito, rivali in gara nel rispetto di un fairplay condiviso da tutti i ragazzi dell’Academy, la «cantera» di Rossi da cui provengono entrambi. Luca è meno esuberante, ma come Valentino altrettanto concreto e metodico. Forse è per questo che lo chiamano «Marinovich», per via di quell’aria apparentemente distaccata. O forse per i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri, quasi glaciali. In prova e in gara, però, è costante e preciso come un cronometro svizzero.
Ieri ha distrutto il record del circuito, ma ha esultato come se avesse vinto al tiro a segno di Milano Marittima. «Sono contento, credetemi», ha poi detto quasi per scusarsi. Luca è fatto così, semplice e spontaneo nella sua riservatezza. Di fianco a lui a un certo punto è spuntato un Valentino in brodo di giuggiole. «Che giornata» ha commentato Rossi, abbracciando idealmente Bezzecchi, lì con Francesco Bagnaia, 4° in qualifica e in odore di podio per la corsa in top class (dove c’è Viñales in pole). Sono i suoi pupilli che crescono e magari finiscono per stargli davanti, come domenica scorsa. «Preferisco prendere paga da loro, da Pecco e da Morbidelli, e magari dargliela io qualche volta» ha aggiunto ridendo. L’anno prossimo potrebbe ritrovarsi anche suo fratello tra i giovani da tenere a bada. «Stiamo trattando con Ducati per un posto in Motogp, con il team Avintia». Nulla di deciso, ma Luca porterebbe in dote la freschezza dei suoi 23 anni. E forse anche un titolo in Moto2, se continua così.