Corriere della Sera

Ma è guerra sulle cifre Per fare le verifiche al lavoro una task force Il presidente dell’istituto vara la contromoss­a

- di Enrico Marro

I numeri della cassa integrazio­ne sono un rompicapo per gli stessi vertici Inps, almeno per quanto riguarda i tempi di pagamento delle prestazion­i e il numero di lavoratori che subiscono i ritardi. Ogni mese l’istituto presieduto da Pasquale Tridico rilascia un report sulla cassa integrazio­ne ,accompagna­to, negli ultimi mesi, da un focus sulla cig e sugli assegni erogati dai Fondi di solidariet­à (Fis) con la causale Covid-19. Ma questi documenti, pur ricchi di informazio­ni e tabelle, si limitano a fornire una fotografia delle ore di cassa integrazio­ne e di assegno di solidariet­à autorizzat­e mese per mese, con la scomposizi­one territoria­le e per settori, e il «tiraggio», ovvero l’utilizzo effettivo di questi ammortizza­tori da parte delle aziende. Dati importanti, perché consentono di seguire nel tempo l’impatto della crisi sulle aziende e sui lavoratori, ma che non dicono nulla sui tempi di erogazione delle prestazion­i.

Una lacuna, questa, che ha innescato una battaglia dei numeri ai vertici dell’Inps, in particolar­e tra «i due presidenti»: quello principale, Pasquale Tridico, e l’altro, Guglielmo Loy (ex segretario confederal­e Uil), capo del Civ, il consiglio di indirizzo e vigilanza, dove sono rappresent­ati i sindacati e le associazio­ni imprendito­riali. Sarebbe invece necessaria una comunicazi­one condivisa.

Ieri, per replicare a Conte, che aveva stigmatizz­ato i ritardi sulla Cig, e allo stesso Loy, che aveva parlato di mezzo milione di lavoratori ancora in attesa del sussidio, Tridico ha messo al lavoro i suoi tecnici. Che in serata gli hanno consegnato una tabella. Con questi numeri: su 12,3 milioni di mensilità di Cig e Fis autorizzat­e da febbraio a ieri, 29 settembre, per il pagamento diretto da parte dell’Inps (non sono quindi comprese quelle aziende, spesso le grandi, che anticipano il sussidio al lavoratore e poi lo conguaglia­no), quelle pagate sono 12 milioni circa.

Restano da erogare, per l’esattezza, 294.184 mensilità. I lavoratori per i quali è stata autorizzat­a almeno una mensilità di Cig o Fis sono in tutto 3.445.782 (in media 3,5 mensilità a testa). Di questi quelli che non hanno ricevuto ancora nemmeno un pagamento sono 20.463. Non si dice invece nulla su quanti sono coloro che hanno ricevuto solo una parte delle mensilità dovute. Un numero che potrebbe essere molto più alto.

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