Ma è guerra sulle cifre Per fare le verifiche al lavoro una task force Il presidente dell’istituto vara la contromossa
I numeri della cassa integrazione sono un rompicapo per gli stessi vertici Inps, almeno per quanto riguarda i tempi di pagamento delle prestazioni e il numero di lavoratori che subiscono i ritardi. Ogni mese l’istituto presieduto da Pasquale Tridico rilascia un report sulla cassa integrazione ,accompagnato, negli ultimi mesi, da un focus sulla cig e sugli assegni erogati dai Fondi di solidarietà (Fis) con la causale Covid-19. Ma questi documenti, pur ricchi di informazioni e tabelle, si limitano a fornire una fotografia delle ore di cassa integrazione e di assegno di solidarietà autorizzate mese per mese, con la scomposizione territoriale e per settori, e il «tiraggio», ovvero l’utilizzo effettivo di questi ammortizzatori da parte delle aziende. Dati importanti, perché consentono di seguire nel tempo l’impatto della crisi sulle aziende e sui lavoratori, ma che non dicono nulla sui tempi di erogazione delle prestazioni.
Una lacuna, questa, che ha innescato una battaglia dei numeri ai vertici dell’Inps, in particolare tra «i due presidenti»: quello principale, Pasquale Tridico, e l’altro, Guglielmo Loy (ex segretario confederale Uil), capo del Civ, il consiglio di indirizzo e vigilanza, dove sono rappresentati i sindacati e le associazioni imprenditoriali. Sarebbe invece necessaria una comunicazione condivisa.
Ieri, per replicare a Conte, che aveva stigmatizzato i ritardi sulla Cig, e allo stesso Loy, che aveva parlato di mezzo milione di lavoratori ancora in attesa del sussidio, Tridico ha messo al lavoro i suoi tecnici. Che in serata gli hanno consegnato una tabella. Con questi numeri: su 12,3 milioni di mensilità di Cig e Fis autorizzate da febbraio a ieri, 29 settembre, per il pagamento diretto da parte dell’Inps (non sono quindi comprese quelle aziende, spesso le grandi, che anticipano il sussidio al lavoratore e poi lo conguagliano), quelle pagate sono 12 milioni circa.
Restano da erogare, per l’esattezza, 294.184 mensilità. I lavoratori per i quali è stata autorizzata almeno una mensilità di Cig o Fis sono in tutto 3.445.782 (in media 3,5 mensilità a testa). Di questi quelli che non hanno ricevuto ancora nemmeno un pagamento sono 20.463. Non si dice invece nulla su quanti sono coloro che hanno ricevuto solo una parte delle mensilità dovute. Un numero che potrebbe essere molto più alto.