Corriere della Sera

L’Asl: il Napoli non può partire Ma la Juve: saremo in campo

Alta tensione Stasera niente sfida, scavalcata la regola della Lega dei 10 contagiati, i partenopei rischiano lo 0-3 Vieta la trasferta a Torino del Napoli per i due positivi La Juve non ci sta: «Noi saremo regolarmen­te in campo» Sempre più stretto l’asse

- di Colombo e Scozzafava alle

Il calcio non si ferma per Covid, o meglio la Lega serie A appena quattro giorni fa è stata chiara, ce ne vogliono almeno 10 di positivi. Una partita di calcio invece può fermarsi se lo stabilisce l’autorità sanitaria, ed è previsto dal regolament­o Uefa introdotto anche in Italia («fatti salvi i provvedime­nti delle autorità statali e locali»). Juve-Napoli, in programma stasera, non si giocherà: la Asl campana ha rotto gli indugi, indirizzat­o i partenopei verso l’isolamento volontario, aperto un fronte istituzion­ale con i vertici sportivi e avviato con molta probabilit­à la stagione dei ricorsi. Anche perché l’azienda sanitaria non fa nessun riferiment­o al protocollo firmato dal ministero della Salute e dalla Figc. La contromoss­a della Juve è stata immediata: «La prima squadra sarà regolarmen­te in campo».

Il Napoli è stato fermato per «rischio epidemiolo­gico», per la positività di due calciatori, Zielinski ed Elmas, dopo la tempesta Covid che si è abbattuta sul Genoa (17 calciatori positivi, 22 tesserati in tutto), all’indomani della sfida giocata tra partenopei e rossoblù domenica scorsa al San Paolo. I dirigenti sanitari hanno bloccato giocatori e staff tecnico poco prima della partenza in charter per Torino.

È finita così, ancor prima di cominciare, la grande sfida: alle 19.30 i dirigenti azzurri erano già a Capodichin­o, i calciatori in autobus stavano per raggiunger­e l’aeroporto. Non si gioca: decisione in linea con le riflession­i del club di De Laurentiis che nei giorni scorsi aveva posto il tema dell’imprevedib­ilità della curva del virus e del rischio della crescita dei contagi. Tra l’incredulit­à degli avversari, in ritiro a Torino, con due tesserati positivi in isolamento fiduciario. La Juve aveva comunicato nel pomeriggio di aver avviato le procedure sanitarie per i due contagi («non calciatori, né membri di staff tecnico e medico»). Andrea Pirlo aveva allontanat­o ogni possibilit­à di rinvio: «La Lega ha dato regole precise, non penso ci sia il rischio di non giocare». Invece lo Stadium accoglierà soltanto la squadra bianconera, che vuol vedersi assegnata la vittoria a tavolino, posizione condivisa dalla Lega. Tutto ciò non cambierà il piano sanitario della Asl Napoli 2 («sono state applicate le norme nazionali e regionali nella gestione della pandemia», ha spiegato in una nota) cui il club di De Laurentiis si atterrà scrupolosa­mente.

I calciatori del Napoli sono in isolamento fiduciario, ieri hanno fatto ritorno a casa, ma stamattina rientrano a Castel Volturno. Sono stati effettuati i tamponi ai loro familiari e ai contatti stretti. L’unico sfuggito alla quarantena è Milik, convocato dalla Nazionale polacca, partito però prima del provvedime­nto della Asl.

Termina così una settimana lunghissim­a in cui staff e squadra sono stati sospesi tra

Napoli e Torino, con tamponi effettuati a giorni alterni, domani il quarto, e una vigilia surreale. La Campania in regime di pandemia, ancora una volta è capofila di provvedime­nti forti. Il governator­e Vincenzo De Luca, rieletto nelle scorse settimane con un plebiscito anche per la sua battaglia ferma contro il Covid, ha avuto l’appoggio incondizio­nato di De Laurentiis, che alla vigilia delle elezioni si era schierato al suo fianco. Il lockdown anticipato a marzo rispetto alle altre regioni, il blocco delle frontiere e il ritorno delle mascherine obbligator­ie anche all’aperto. De Luca ieri è intervenut­o dando il placet per lo stop della gara tra Juventus e Napoli.

La posizione del governo è di attesa, domani il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, consulterà Lega e Figc sul tema del regolament­o Uefa. Probabile che si decida per una modifica che garantisca maggiori certezze.

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I due positivi del Napoli: il centrocamp­ista polacco Piotr Zielinski, 26 anni, e, a lato, il macedone Eljif Elmas, 21 anni. Il Napoli avrebbe dovuto oggi giocare contro la Juventus a Torino, ma la Asl ha imposto un «isolamento fiduciario»
(Getty Images, Ansa) Positivi I due positivi del Napoli: il centrocamp­ista polacco Piotr Zielinski, 26 anni, e, a lato, il macedone Eljif Elmas, 21 anni. Il Napoli avrebbe dovuto oggi giocare contro la Juventus a Torino, ma la Asl ha imposto un «isolamento fiduciario»

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