Corriere della Sera

Rinaldo, pompiere volontario colpito da un albero sradicato

- Enrico Marcoz

Un albero gli è caduto addosso mentre stava liberando la strada da altre piante finite a terra a causa del maltempo. Così è morto Rinaldo Challancin, di 53 anni, vice comandante del distaccame­nto dei vigili del fuoco volontari di Arnad, piccolo centro della bassa Valle d’Aosta. L’incidente è avvenuto verso le 3 di sabato. Pochi minuti prima era scattato l’allarme dalla Centrale operativa per alcune piante finite sulla carreggiat­a della strada statale 26, al confine tra i comuni di Arnad e Bard. Challancin e la sua squadra sono subito intervenut­i. «Mentre tagliava dei rami — racconta Pierre Bonel, sindaco di Arnad — un grosso albero, con un tronco di 30-40 centimetri di diametro, gli è caduto addosso. In quel momento una sorta di tromba d’aria si stava abbattendo sulla zona, con raffiche di vento molto violente. La pianta lo ha colpito alla testa. Hanno provato a rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare». Con lui c’era un collega, Franco Bonel, che ha riportato una contusione alla schiena. Sul posto sono intervenut­i il 118 e i carabinier­i. Challancin, sposato e con due figlie, dal dicembre 2006 era operatore delle squadre di pronto intervento immediato all’interno del Traforo del Monte Bianco, oltre che vigile del fuoco volontario. «Era sempre disponibil­e, un punto di riferiment­o per i volontari e per la comunità» dice il sindaco Bonel. Durante l’alluvione del 2000 il cognato perse la vita, fulminato mentre lavorava al ripristino dell’energia elettrica in un paese della bassa valle. Un «pensiero commosso» alla vittima è stato rivolto dal premier Giuseppe Conte. Nella regione alpina il maltempo ha provocato ingenti danni, con tetti scoperchia­ti, frutteti e vigneti distrutti, campi e strade allagate. Circa 1.500 persone sono rimaste isolate nelle valli di Gressoney (dove è crollato il ponte di Gaby sulla strada regionale) e di Champorche­r, e in altre località.

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