La cerimonia-focolaio per la giudice Barrett E quel tampone evitato prima del dibattito tv
I sospetti sull’evento di sabato scorso, senza mascherine né distanza Tra i fedelissimi positivi due senatori e l’ex governatore del New Jersey
Per il momento i casi positivi sono dieci, compresi il presidente e la First Lady. Il focolaio della Casa Bianca si è allargato nelle ultime ore, tirando dentro consiglieri e senatori. Per ora nessuno sembra in grado di stabilire dove e quando il virus abbia fatto breccia. Mercoledì 30 settembre, l’attenzione si era concentrata su Hope Hicks, 31 anni, una delle collaboratrici più strette di «The Donald». La notizia del suo contagio si è diffusa giovedì sera non per canali ufficiali, ma solo grazie ai cronisti di Bloomberg.
Più passano le ore e più questa vicenda diventa torbida. Le note della Casa Bianca sembrano fatte apposta per confondere le idee, per non parlare della grottesca conferenza stampa di ieri mattina davanti al Walter Reed Medical Center: dieci medici in camice bianco per dare risposte evasive, contraddette da altre fonti interne all’amministrazione che stanno passando informazioni del tutto diverse, gravi e inquietanti sulle reali condizioni di salute di Trump. Non sappiamo se sia una manovra di copertura studiata a tavolino. Se così fosse è una delle più sgangherate che abbiamo visto a Washington da quando è iniziata l’era trumpiana.
Giovedì 1 ottobre il presidente fa capire al suo amico giornalista Sean Hannity, in diretta tv su Fox di avere qualche problema. Poi commenta: «Hope Hicks non si è sottratta agli abbracci dei militari e degli agenti di polizia. È una ragazza giovane». È il primo goffo tentativo di depistaggio: gli «untori» sarebbero i militari che hanno accolto Hicks e il resto dello staff presidenziale, mercoledì 30 settembre a Duluth in Minnesota. Ma molti dei positivi eccellenti non hanno avuto contatti né con Hicks, né con i «suoi» soldati.
Ripartiamo, come suggerisce il New York Times, dal 25 settembre. Quel giorno il presidente partecipa a una raccolta fondi al Trump International Hotel di Washington. Hope non c’è: raggiungerà il suo capo solo in serata per un altro evento. Nel grande albergo fa, invece, gli onori di casa Ronna McDaniel, presidente del comitato nazionale del partito repubblicano. Pochi giorni dopo risulterà infettata. Ma l’avvenimento più sospetto cade sabato 26 settembre. Alla Casa Bianca arriva Amy Coney Barrett, giudice nominata da Trump per la Corte Suprema. In mattinata incontri riservati nello Studio Ovale. Nel pomeriggio presentazione ufficiale nel Rose Garden. Ci furono subito aspre polemiche: gli invitati vennero stivati nel giardino, senza le adeguate distanze. Pochissimi avevano la mascherina. Tra i contagiati di oggi troviamo alcuni di loro: la consigliera Kelyanne Conway, i senatori Mike Lee e Thom Tillis; l’ex governatore del New Jersey Chris Christie; John Jenkins, presidente dell’Università di Notre Dame.
Infine eccoci al 29 settembre. Il clan trumpiano è in volo verso Cleveland per il dibattito televisivo con Joe Biden. Il moderatore del confronto Chris Wallace ha dichiarato che il presidente e i suoi si presentarono in ritardo e non fecero in tempo a sottoporsi al tampone. Tutti senza mascherina, tranne Melania. Pochi giorni dopo il capo della campagna, Bill Stepien, allunga l’elenco dei positivi. E, per ora, siamo appunto a dieci, compresa la First Lady. Altri, invece, come Ivanka Trump e Jared Kushner sono negativi.
Alla sequenza dei fatti vanno aggiunte almeno un paio di considerazioni. Da mesi la Casa Bianca sostiene che il leader americano e tutti gli advisor vengano sottoposti a un tampone quotidiano. Stando a quanto è successo, ci sarebbe da dubitarne. In ogni caso non è bastato per stroncare il focolaio. Secondo: non sappiamo da quanto tempo Trump sapesse del contagio di Hicks o forse anche di qualcun altro. Di sicuro non se n’è curato e ha proseguito il suo piano fino a ritrovarsi venerdì mattina esausto e, a quanto risulta, in condizioni serie, preoccupanti, non certo «con sintomi moderati».
10
Infettati
Le persone vicine al presidente che si sono infettate nelle ultime ore, tra cui consiglieri e senatori. Molti erano alla cerimonia per la giudice Barrett