Dall’inchiesta sui vertici Pci al terrorismo Chi è Sarpietro
Tocca a lui decidere se ci sarà o no il processo a Salvini. Nunzio Sarpietro, presidente dell’ufficio dei gip di Catania, dovrà pronunciarsi sul caso Gregoretti. Sessantotto anni, Sarpietro è un magistrato stimato, non molto inserito in dinamiche correntizie. È stato iscritto a Magistratura indipendente, corrente moderata dei giudici, ma non lo è più. Nel corso di una carriera lunga più di 40 anni, ha lavorato tra Catania e Trieste. Nato a Paternò, provincia di Catania, sposato con una collega, Sarpietro inizia nel 1978 a Caltagirone, per poi passare a Catania, come giudice istruttore. In quel ruolo si occupa di uno storico procedimento di mafia (il 416 bis era stato introdotto da poco) nel 1985. In seguito passa all’ufficio del gip occupandosi di mafia e colletti bianchi. Dispone indagini, contro tre richieste di archiviazione, sui vertici locali del Pci per una vicenda legata alla sede del partito. Poi un lungo periodo a Trieste, da presidente aggiunto dei gip e magistrato di sorveglianza. Tornato a Catania, da capo dei gip critica la collega che prosciogliendo l’editore Mario Ciancio mette in discussione l’esistenza del reato di concorso esterno in mafia.