Trent’anni dopo la riunificazione «Questa è la Germania migliore»
A Potsdam le parole del presidente Steinmeier: «Oggi possiamo essere orgogliosi» Merkel: «Il coraggio di allora per superare la sfida del virus» Per il 64% dei tedeschi l’unità del Paese non è ancora compiuta
«Viviamo oggi nella migliore Germania mai esistita. Ci siamo sviluppati in un Paese riunito, libero e democratico nel cuore dell’Europa: di questo possiamo essere orgogliosi e nessuna pandemia ce lo può impedire».
Lo ha detto Frank-Walter Steinmeier nella cerimonia che ha celebrato i 30 anni della Riunificazione. Il presidente tedesco ha tuttavia ammonito a «tenere più presenti gli interessi e le preoccupazioni dei cittadini dell’Est nel discorso politico»:«Poiché quando le persone sentono sistematicamente trascurate le loro istanze, quando pensano di non avere alcuna influenza sulle cose, allora si rompe la coesione sociale, sale la sfiducia nella politica e cresce il terreno di coltura del populismo e delle forze estremiste». Secondo Steinmeier, di fronte a sfide come la pandemia, i cambiamenti climatici, la crisi delle strutture internazionali e le tendenze centrifughe che mettono alla prova l’unità dell’Europa, «la Germania può e deve avere lo stesso coraggio di 30 anni fa, offrendo le sue idee per risolvere questi problemi».
Ospitato dal Land del Brandeburgo a Potsdam, all’insegna del motto «Noi insieme», l’evento ha visto la partecipazione di tutte le più alte autorità della Repubblica Federale, anche se a causa del Coronavirus solo 230 persone sono state ammesse alla Metropolishalle di Babelsberg e si è dovuto rinunciare alla festa di popolo pensata prima della pandemia.
Nel suo discorso anche Angela Merkel ha parlato della necessità per i tedeschi di «avere di nuovo coraggio come allora», nel 1989, quando i «cittadini della Ddr scesero per strada e lanciarono la rivoluzione pacifica». «Possiamo essere felici — ha detto — di festeggiare i 30 anni della Riunificazione nella pace e nella libertà, ma sappiamo anche che occorre coraggio per trovare nuove strade di fronte alla sfida della pandemia, coraggio per superare le differenze ancora esistenti tra Est e Ovest, coraggio per rendere più forte la coesione della nostra società».
Molto interessante il discorso del padrone di casa, il ministro-presidente del Brandeburgo, il socialdemocratico Dietmar Wojdke, che ha invitato a prendere a modello alcune cose che accadono oggi nei Länder orientali.«Dall’Est si può anche imparare, parlo di una più consapevole politica per le donne, dei nidi e dei centri per la salute, per fare alcuni esempi. Per le nuove generazioni nate dopo la Riunificazione sono cose scontate. Ma noi vecchi tedeschi orientali siamo rilassati abbastanza da esserne orgogliosi».
Secondo un sondaggio commissionato dall’agenzia Dpa, quasi il 64% dei tedeschi considera l’unità del Paese non ancora completata, percentuale che schizza addirittura all’83% nei Länder dell’ex Ddr. In compenso, nonostante differenze e problemi ancora esistenti tra Est e Ovest, cresce il numero delle persone (il 60%) che considera la Riunificazione un successo.
Nel giorno della Festa nazionale si sono fatti sentire anche i negazionisti del Covid-19, con manifestazioni di protesta in diverse città.
La festa saltata
A causa del Covid si è dovuto rinunciare alla festa di popolo pensata prima della pandemia
Il vostro è un anniversario internazionale. La strada verso la riunificazione non fu facile, qualsiasi passo falso avrebbe potuto portare a un’esplosione Mikhail Gorbaciov Ex presidente dell’Urss