Spinaci: «Guidiamo la transizione energetica Filiere strategiche»
Un percorso verso la transizione energetica. È quello avviato da anni dall’Unione Petrolifera (Up), in linea con gli accordi di Parigi, verso la riduzione dell’utilizzo del petrolio e l’introduzione di materie prime naturali per la produzione di biocarburanti, fino ad arrivare ai carburanti sintetici. Di questo impegno, che si riflette all’interno dello statuto, si parlerà martedì prossimo all’assemblea annuale dell’Unione Petrolifera a Roma.
«Abbiamo l’importante responsabilità di guidare il processo verso la decarbonizzazione — ha dichiarato Claudio Spinaci, presidente dell’Up. —. Il Covid ha messo in evidenza il ruolo strategico della filiera. Nel periodo di lockdown abbiamo garantito la produzione, essenziale anche per la gestione dell’emergenza». Il settore è ora a un bivio e un cambiamento è necessario. «Dobbiamo intraprendere un percorso che sia tecnicamente, economicamente e socialmente sostenibile. Mettere a disposizione il nostro know-how in un percorso davvero sostenibile richiede fondi ingentissimi — ha aggiunto Spinaci —. Oggi si misurano le emissioni nei trasporti non su l’intero ciclo di vita del binomio veicolo-propellente, ma solo allo scarico del veicolo. È giusto valutare l’impatto di qualsiasi processo di carbonizzazione».
Uno dei punti chiave della trasformazione è la produzione di biocarburanti: entro il 2050, ogni litro di carburante liquido potrebbe essere neutrale dal punto di vista climatico. «Il futuro sarà affiancare alla materia prima biologica, una materia prima che sarà addirittura la CO2. È una tecnologia che già esiste ma è attualmente estremamente costosa. Sarà necessario un percorso di ricerca e sviluppo che produrrà quella capacità di renderla competitiva. Oltre al riconoscimento strategico del settore, serve una visione comune di medio-lungo termine e la possibilità di accesso ai finanziamenti e credito privato per aziende».