L’auto che dà all’elettrico un carattere grintoso
Alla Milano Design City la nuova Audi e-tron S Sportback: tre motori, zero emissioni
Un palcoscenico straordinario per un’auto fuori dal comune: davanti al Teatro della Scala, durante la Milano Design City, c’è la nuova Audi etron S Sportback. Si tratta della prima vettura elettrica al mondo, realizzata in grande serie, a poter contare su tre motori a emissioni zero. Senza ironia, la potremmo definire la versione sportiva della variante sportiva della e-tron, modello che ha segnato due anni fa il debutto della Casa tedesca sul mercato delle «elettriche premium»: automobili dal design personalissimo e di forte impatto, raffinate e confortevoli nell’abitacolo ma, soprattutto, con una tecnologia ai massimi livelli, in particolare legata alla propulsione elettrica. Ci vogliono circa 100 mila euro per averle ma ogni elemento è studiato nei minimi dettagli. La lettera S ha un significato particolare per la Casa dei quattro anelli, perché identifica le varianti sportive che in gamma si posizionano tra le vetture standard e le specialistiche Rs. Ma l’abbinamento tra l’allestimento S e il powertrain elettrico ha aperto la strada a una filosofia tecnica che svincola le vetture a batteria dal solo ambito ecologico, per ricordare agli appassionati che ci si può divertire (tantissimo) guidando una vettura priva di motore a benzina o diesel.
La S Sportback va oltre: la carrozzeria bassa e filante rende il veicolo ancora più acqui cattivante, sino a farne una Suv-coupé, per esaltare maggiormente il lavoro fatto sul powertrain: l’inedito schema a tre propulsori elettrici, di cui due sull’asse posteriore, ha una potenza totale di 503 Cv e una coppia di 973 Nm. Da una velocità massima di 210 km/h, mentre i 100 km/h da fermo vengono raggiunti in soli 4,5 secondi. Le batterie da 95 kWh garantiscono un’autonomia di 360-365 km nel ciclo Wltp. Sono numeri impressionanti per un veicolo elettrico ma la vera differenza, secondo i tecnici Audi, la fa il carattere delle e-tron S.
L’adozione dei due motori posteriori (derivati da quello anteriore che equipaggia la etron 55 quattro) ha permesso di introdurre un nuovo modo di gestire il trasferimento di coppia tra le ruote, dando vita all’electric torque vectoring senza la necessità di ricorrere a un classico differenziale meccanico. Ogni ruota posteriore è gestita infatti da un propulsore e l’elettronica può modificare la distribuzione della coppia in un quarto del tempo richiesto da un sistema meccanico tradizionale, chiamando in causa, successivamente, il motore anteriore (da 204 Cv, in modalità boost) sia in accelerazione sia in particolari condizioni. Un meccanismo complesso che porta tuttavia a un piacere e a una semplicità di guida. Anche nell’epoca dei mille sistemi di assistenza e di sicurezza (al top) l’uomo, con il suo carattere di guida (compresa la voglia di divertirsi) può essere al centro.