Alaphilippe sfida Pogacar e Roglic Hirschi sarà il terzo incomodo
I girini nella Valle dei Templi, il resto del plotone pedalante sulle cotes delle Ardenne. Nella stagione ciclistica più pazza del mondo (causa Covid) l’Unione ciclistica internazionale (pressata dai potenti francesi di Aso, che organizzano il Tour e un bel pugno di grandi corse) ha sovrapposto al Giro d’Italia le classiche ex primaverili del Nord, invertendo anche l’ordine naturale e quindi anteponendo Ardenne a Fiandre. Ecco perché oggi (sacrilegio) è in programma la 106ªedizione della
Liegi-Bastogne-Liegi, la più antica classica «monumento» del ciclismo internazionale. Si corre per 256 chilometri, superando 11 cotes che selezioneranno il gruppo. Tre gli ex vincitori al via, il lussemburghese Jungels, l’irlandese Martin e il belga Poels. Con loro, tra gli altri, l’iridato Alaphilippe (foto Ap), lo svizzero Hirschi, il vincitore del Tour Pogacar e il suo connazionale Roglic. Il calendario mondiale delle grandi classiche del ciclismo proseguirà fino alla terza settimana di ottobre, Covid permettendo. L’epidemia ha già provocato la cancellazione dell’Amstel Gold Race perché le autorità olandesi si sono dette non in grado di limitare l’afflusso di pubblico sul percorso. Preoccupazione per il Giro delle Fiandre (18 ottobre, in Belgio) e la Parigi-Roubaix (25 ottobre, Francia) per cui è previsto il tradizionale assalto di tifosi, difficile da contenere.