Berlusconi ora è negativo Il brindisi con la famiglia per il matrimonio di Luigi
Solo un saluto per evitare stress. E c’è anche Veronica Lario
«Allora, posso andare al matrimonio di mio figlio?». La prima scena della giornata è la pietra tombale su una storia che finisce pure per onorare il comandamento dell’happy end e chiude i conti tra il Covid-19 e la famiglia Berlusconi, polverizzando quel cluster che si era originato forse in Sardegna, ormai quasi due mesi fa. Per l’ultima scena, quella appunto del lieto fine, bisognerà attendere qualche ora, spostarsi di poco meno di dieci chilometri, da Arcore a Macherio, e vedere quasi tutti i protagonisti della vicenda riuniti attorno a due sposi con un calice in mano. Prima che la cena nuziale venga servita, i visi sorridenti delle famiglie allargate adombrano per qualche minuto le ferite di liti decennali che faticano a cicatrizzarsi e cancellano, questo sì, le ansie da coronavirus che hanno tenuto la dinasty col fiato sospeso per settimane. I sorrisi loro, quelli dei protagonisti: Silvio Berlusconi con la nuova compagna Marta Fascina, l’ex moglie Veronica Lario alla guida della truppa dei loro figli, primeggia l’ultimogenito Luigi, che sposa la fidanzata storica Federica Fumagalli, alla presenza di una sola dei fratellastri, Marina è presente, Piersilvio assente giustificato. Festeggiano le nozze e soprattutto festeggiano l’ultimo di loro a raggiungere il traguardo del tampone negativo, e cioè il patriarca. Nella mia fine è il mio principio, come nel titolo del vecchissimo romanzo di Agatha Christie, anche se il genere è diverso: erano tutti assieme sorridenti in estate a Villa Certosa, si ritrovano tutti sorridenti a Macherio. Con in mezzo quell’ansia durata settimane che da ieri non c’è più.
Già, perché l’ultimo tampone a cui si sottopone Berlusconi, e qui si torna alla scena del mattino, conferma quel responso che era nell’aria da almeno ventiquattr’ore. L’ex premier è negativo al coronavirus ma il lascito del Covid-19 sul suo fisico è di quelli che consigliano il proseguimento della convalescenza e del riposo assoluto.
È il giorno del matrimonio del figlio Luigi, Berlusconi guarda il bicchiere mezzo pieno del tampone negativo, i medici quello mezzo vuoto di un corpo ancora debilitato, con segni di stanchezza che a volte si fa vera e propria spossatezza. Sembra il remake della notte in cui tutto era cominciato, col Cavaliere che voleva rientrare a casa dopo gli esami al San Raffaele e il professor Alberto Zangrillo che si era impuntato intimandogli il ricovero nella struttura. E le stesse parti in commedia: l’ex premier che preme per partecipare al matrimonio dell’ultimogenito, i medici che lo sconsigliano. «Allora, posso andarci?», ripete lui di buon mattino. La risposta sarà un tira e molla che finisce con un compromesso. La cerimonia no, la festa nemmeno però un saluto veloce agli sposi — incastonato tra i due appuntamenti, all’ora in cui tradizionalmente gli invitati s’avanzano verso il buffet degli antipasti e gli sposi sono ancora alle prese col fotografo — quello sì, si può fare.
L’accordo tra il paziente e i medici reggerà ai tentativi di moral suasion del primo di allargare le maglie di quella convalescenza che l’ex premier non vede l’ora di lasciarsi alle spalle, definitivamente. Ma che comunque continuerà, almeno nei prossimi giorni che dovranno essere di riposo, quand’anche non assoluto. Lasciatosi alle spalle quello che ha definito «il compleanno più brutto della mia vita», in balia di un misto di sentimenti contrastanti che ha contemplato nelle ultime settimane tanto la voglia di tornare all’ospedale quanto quella di uscire liberamente di casa, oggi Berlusconi torna in cerca di quell’«agibilità» che tanto perseguiva nell’anno della condanna definitiva per frode fiscale. Allora era «agibilità politica», ora è agibilità e basta.
I pensieri più cupi e i presagi più angustianti passano nel momento in cui, attorno alle 19, lascia Villa San Martino per raggiungere la residenza di Macherio addobbata a festa. L’ultimogenito ha già pronunciato il fatidico sì, ci sono i saluti con l’ex moglie Veronica che aveva già incontrato in Sardegna quest’estate, i figli finalmente riuniti dopo essere tutti passati dal contagio. «Presidente, Conte farà una conferenza stampa sull’emergenza coronavirus», gli sussurrano all’orecchio. Lui ascolta ma forse, in quell’istante, gli occhi sono per quei calici rivolti al cielo. «Evviva gli sposi!».
Il sollievo dopo i due tamponi. Ma i medici consigliano ancora il riposo assoluto