Corriere della Sera

Italia due si diverte con la tenera Moldova

I riservisti azzurri sommergono di gol gli avversari C’è anche gioco, determinaz­ione e attenzione tattica Prime reti per Cristante, Berardi e l’esordiente Caputo

- Alessandro Bocci

Contro il virus che avanza e le polemiche che ci sconquassa­no. L’Italia è una piccola luce in fondo al tunnel del calcio litigioso. L’amichevole con la Moldova vale poco, quasi niente, visto il valore modesto degli avversari, ma i riservisti scelti da Mancini fanno il loro dovere e molto di più: 5-0 nel primo tempo con il primo gol in Nazionale di Cristante, che guida il centrocamp­o e mette il piede in altre due reti; il primo acuto dell’esordiente Caputo, 33 anni e due mesi, l’attaccante più vecchio al debutto che favorisce anche l’autorete di Posmac e la prima doppietta azzurra del capitano di giornata, El Shaarawy. Nella ripresa, giocata sempre con piglio garibaldin­o, c’è spazio e tempo per il 6-0 tennistico di Berardi e anche lui in Nazionale non aveva mai segnato.

Ma oltre ai gol c’è il gioco, la determinaz­ione, l’attenzione tattica. Mancini sta lavorando bene e in profondità. L’Italia, attesa da due partite cruciali di Nations League, domenica in Polonia e mercoledì a Bergamo con l’Olanda, non snobba nessun avversario e impreziosi­sce la collana di numeri record del ct, che è alla diciassett­esima partita utile con 14 vittorie e dopo 22 gare azzurre è quello che ha messo insieme più punti (50) e la media reti migliore. Gli azzurri, a otto mesi dall’Europeo, ci fanno sorridere e sperare. Il lungo lockdown, dieci mesi senza partite, sembra passato indenne. E poco importa che in campo, nel silenzio del Franchi, riempito da un migliaio di spettatori a invito, ci siano solo rincalzi. Della squadra che all’inizio seppellisc­e sotto una montagna di gol la sprovvedut­a Moldova c’è un solo potenziale titolare, Acerbi. Però molti i suggerimen­ti per

Mancini Caputo titolare agli Europei? Dipenderà da lui, si è mosso bene. I gol li fa, anche se ne abbiamo altri tre che sono bravi

l’allenatore: Lazzari spinge molto e bene e la catena di destra con Berardi funziona, Cristante illumina la regìa con una serie di lanci millimetri­ci, soprattutt­o Caputo che segna e fa i movimenti giusti da attore consumato pronto a insidiare Belotti e Immobile. Bene anche Bonaventur­a, con la pesantissi­ma maglia numero dieci sulle spalle.

La Moldova, numero 175 del ranking, fa quello che può: si difende con otto-nove uomini dietro la linea della palla, tenta il pressing basso, picchia un po’, ma non riesce a innervosir­e gli azzurri che giocano da squadra, convinti, determinat­i, lucidi. La squadra di Mancini impiega una decina di minuti a trovare le misure della partita, giusto il tempo di consentire a Sirigu una paratona su Nicolaescu, sgusciato via al distratto Acerbi. Poi solo Italia. Che attacca bene e in velocità, sfruttando l’ampiezza, i cambi di gioco, le verticaliz­zazioni improvvise.

Mancini torna a casa con parecchie certezze, senza contare che questa mattina in ritiro, oltre a Lorenzo Pellegrini, troverà sia Chiellini che Bonucci, capitano e vice, destinati a giocare a Danzica contro la Polonia. «Conta aver vinto, ma soprattutt­o aver mostrato la mentalità giusta. Quella di sempre. Caputo nuovo Schillaci? Dipenderà da lui e da quanto saprà fare in campionato. Il virus? Nella vita bisogna sempre essere ottimisti, altrimenti non si vive più».

 ?? (Getty Images) ?? Ritorno Stephan El Shaarawy completa con uno spericolat­o colpo di testa la sua doppietta. Per lui in Nazionale 26 presenze e 6 reti
(Getty Images) Ritorno Stephan El Shaarawy completa con uno spericolat­o colpo di testa la sua doppietta. Per lui in Nazionale 26 presenze e 6 reti

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