Under 18, pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta
Via libera dell’Aifa: «Svolta a tutela della salute fisica e psicologica delle adolescenti»
L’agenzia italiana del farmaco, Aifa, ha dato il via libera alla vendita della pillola dei 5 giorni alle minorenni, abolendo l’obbligo di presentare la ricetta medica. È un altro segnale di apertura, basato su evidenze scientifiche, dettato dal principio di difendere la salute. In questo caso delle giovanissime. La barriera esisteva da quando nel 2012 il farmaco, Ella One (il principio attivo è Ulipristal acetato), entrò ufficialmente nel prontuario terapeutico italiano, accompagnato da una lunga scia di polemiche, sospettato di poter portare all’aumento del ricorso all’aborto.
Il provvedimento (determina) è dell’8 ottobre. Il direttore generale dell’agenzia Nicola Magrini motiva la decisione con una serie di approfondimenti: «È uno strumento altamente efficace per le giovani che abbiano avuto un rapporto non protetto, se usata entro i 5 giorni successivi. È inoltre uno strumento etico in quanto consente di evitare momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze».
Magrini chiarisce che si tratta di un medicinale da utilizzare in situazioni particolari e non regolarmente, come anticoncezionale. L’acquisto del farmaco sarà accompagnato dalla consegna di un foglio informativo dove ne vengono spiegate bene il significato e le conseguenze. Filomena Gallo, Mirella Parachini e Anna Pompili, dell’Associazione Luca Coscioni e Amica, salutano l’arrivo di un «cambiamento molto importante. Negli Usa l’agenzia americana ha tolto l’obbligo di ricetta medica già diversi anni fa. È stato dimostrato che la pillola non contribuisce all’aumento di interruzioni volontarie di gravidanza. La letteratura scientifica evidenzia che facilitarne l’accesso alle adolescenti è misura sicura e affidabile e non incoraggia comportamenti sessuali a rischio».
In Italia sono due i contraccettivi d’emergenza in commercio. La pillola del giorno dopo, da assumere entro 72 ore dal rapporto non protetto, e Ella One, entro 120 ore. Quest’ultima, ritenuta più efficace e meno suscettibile di effetti collaterali, è stata liberalizzata da Aifa per le donne maggiorenni nel 2015.
Magrini parla di «svolta per la tutela della salute fisica e psicologica delle adolescenti, visto che la maggior parte delle gravidanze a questa età non sono pianificate e molte terminano con un aborto». Sempre secondo Aifa, le ragazze vanno incontro a situazioni di rischio legate alle difficoltà di accedere ai servizi maternoinfantili e le conseguenze sono anche sociali: «Le madri adolescenti hanno meno possibilità di terminare gli studi, di trovare lavoro».