Corriere della Sera

«Io ho rischiato la vita Ai miei coetanei dico: uscite ma state attenti»

Mattia, 19 anni, il più giovane d’Italia intubato per Covid: i miei amici si proteggono, ora faccio un po’ l’influencer

- Enrico Galletti @e_galletti

C’è una maglia dell’Inter autografat­a, le ciabatte della stessa squadra che fanno pendant con il copriletto e c’è Aaron, il cane che nei giorni più difficili stava accovaccia­to davanti alla porta aspettando che si riaprisse. La stanza è quella dove a metà marzo, di sera, Ombretta si sedeva e si aggrappava alle parole dei medici che al telefono le raccontava­no le condizioni del figlio. «Sto bene, ora sì», dice sorridente Mattia Guarneri, il paziente più giovane d’Italia a essere intubato per il Covid. Due settimane in terapia intensiva per una brutta polmonite. «Sto bene, ma per riprenderm­i mi ci sono volute tre settimane dopo le dimissioni».

Ha fatto la maturità a giugno all’Itis di Cremona, voto: 72. Dice convinto: «Sì, abbiamo esagerato. Quest’estate abbiamo creduto un po’ tutti che la mascherina non servisse più, che il peggio fosse passato. Sono andato a Riccione con gli amici e lì erano più i ragazzi che la mascherina la lasciavano in hotel. Sono stato pure in discoteca: mi piace. Però mai senza protezioni. Forse ho trascinato anche i miei amici a proteggers­i: hanno davvero creduto di perdermi. Ho saputo che mentre ero in coma hanno organizzat­o una veglia con degli striscioni per me. Oggi al primo starnuto mi chiedono: “Ma quali sintomi avevi, tu?”».

Paura che ricominci tutto? «Paura no, lo definirei timore di rivivere quei giorni. Lo dico ai miei coetanei, forse in questo sono un po’ un influencer: la mascherina e il distanziam­ento sono le uniche armi che abbiamo per non rivedere quelle corsie d’ospedale. Dopo le dimissioni, quando non mi reggevo in piedi, ho pensato che forse la gravità del Covid la capisce solo chi l’ha provato. Non auguro a nessuno ciò che ho passato, ma se vivi un’esperienza così la mascherina la metti ovunque».

Oggi Mattia lavora. «Ho trovato un posto da elettricis­ta e dei bravi colleghi. Poi ho ripreso in mano la mia vita e il libro per la patente che avevo lasciato a metà. E nel frattempo ho compiuto 19 anni: è stato il primo bel momento dopo l’inferno che ho passato. Ho organizzat­o una festa con gli amici, tutti distanziat­i. Mi sono divertito, non succedeva da mesi...». Di quei giorni di ricovero, a Mattia restano immagini vaghe e un amico, Paolo, l’infermiere che ha visto tutto da vicino: l’arrivo in pronto soccorso, il ricovero, il medico che si tocca la fronte e dice: «La situazione è grave, ti intubiamo, chiama a casa». Resta anche quel messaggio scritto di getto su WhatsApp: «Mamma, devo andare. Ti amo, lotterò per te». «Ci ripenso, certo. Farlo adesso che i contagi salgono mette i brividi. Ieri ho scritto a Bastoni e a Skriniar su Instagram, sono i miei calciatori preferiti, quando stavo male mi hanno mandato dei video. Oggi sono loro a essere positivi al Covid e allora li ho incoraggia­ti io. E un messaggio lo mando anche a tutti i ragazzi della mia età: state attenti, facciamo come ci dicono. Tornerà il tempo del divertimen­to. Ora dobbiamo aiutarci».

 ??  ?? Guarito
Mattia Guarneri con il suo cane. È stato due settimane intubato in terapia intensiva per la polmonite
Guarito Mattia Guarneri con il suo cane. È stato due settimane intubato in terapia intensiva per la polmonite
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy