Perché va portata, è sufficiente a proteggere del tutto
1 Perché è necessaria e come va indossata?
Obbligatoria in tutta Italia all’aperto e nei luoghi chiusi, tranne poche eccezioni. La mascherina sta diventando una sorta di appendice naturale e probabilmente ci accompagnerà ancora a lungo. «Per tenere sotto controllo l’aumento dei contagi è fondamentale indossarla bene, coprendo perfettamente bocca e naso» chiarisce Carlo Federico
Perno, virologo, direttore dell’Unità di microbiologia all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
2 La FFP2 è più sicura?
«Ha una capacità filtrante maggiore rispetto alla chirurgica, ma quest’ultima, se posizionata bene, protegge a sufficienza bloccando l’aerosol e le goccioline che trasportano il virus. «A patto però di considerare due variabili — spiega Perno —: il tempo di esposizione e la carica virale dell’individuo infetto con cui entro in contatto. Se mi trovo in una stanza chiusa con una persona positiva e non c’è ricambio d’aria frequente, con il passare del tempo la mascherina si impregna di virus e l’effetto filtrante viene meno. Fondamentale anche il secondo fattore: la carica virale del soggetto positivo. Se è bassa il rischio di contagio è limitato, se è alta aumentano esponenzialmente le probabilità di contrarre l’infezione».
3 È possibile stabilire se una persona ha una carica virale bassa, media o alta?
«L’esame si può fare in tutti i laboratori più avanzati dei reparti di Microbiologia sul materiale raccolto con tampone, nasofaringeo o salivare».
4 L’uso prolungato del dispositivo può comportare dei rischi per la salute?
«La mascherina riduce la quantità di ossigeno che inspiriamo e aumenta l’anidride carbonica che espiriamo. Se si fanno sforzi (come salire le scale) la diminuzione di ossigeno può essere dannosa: questo vale in particolare per anziani, cardiopatici e obesi».