Corriere della Sera

«Con il dialogo siamo vincenti» Di Maio spinge l’asse con il Pd

E festeggia il sindaco M5S di Matera: qui il G20 degli Esteri. Il gelo di Di Battista

- Emanuele Buzzi

Tirare dritto, nonostante le difficoltà, nonostante la guerra fredda interna che rischia di spaccare irrimediab­ilmente il M5S. L’obiettivo dei Cinque Stelle — in primis dei governisti — è arrivare alla Comunali del 2021 per rilanciars­i. E a dettare la linea politica è ancora Luigi Di Maio, che cerca di spazzare via le perplessit­à sull’alleanza stabile con i dem.

«Nei territori dove dialoghiam­o con le altre realtà risultiamo vincenti ma per farlo servono persone in gradi aggregare e su questo il sindaco Bennardi è stato bravissimo», dice il ministro degli Esteri a margine di un incontro con il neo sindaco di Matera, eletto grazie alle alleanze del Movimento. Un invito a rafforzare quell’asse con il Pd per tempo, pensando alla prossima tornata elettorale con città al voto come Roma e Torino, ma anche Napoli, Bologna e Milano. Trattative delicate per non ripetere i casi e i risultati di Liguria (con una scelta a lungo discussa) e Puglia (dove l’accordo non c’è stato nonostante le pressioni di Di Maio e Conte). Alle parole del ministro fa sponda anche Vito Crimi: «Da Matera arriva un segnale di cambiament­o, frutto della progettual­ità della prima coalizione che ho autorizzat­o».

Che il discorso dei territori sia molto sentito in seno ai governisti lo dimostra il fatto che il tavolo di governo organizzat­o dal M5S a Matera — proprio in uno dei pochi comuni che ha regalato una gioia ai pentastell­ati all’ultima tornata amministra­tiva — vede una partecipaz­ione quasi di massa dei big. Oltre a Di Maio (che vuole organizzar­e il G20 degli Esteri nel 2021 a Matera) e Crimi, infatti, ci sono la viceminist­ra Laura Castelli, i sottosegre­tari Carlo Sibilia e Mirella Liuzzi, la vicepresid­ente del Senato Paola Taverna, oltre ai parlamenta­ri Francesco D’Uva e Vito Petrocelli. In collegamen­to, tra gli altri, tre ministri (Stefano Patuanelli, Alfonso Bonafede e Paola Pisano). Un fronte compatto, quello governista, che attende non solo gli sviluppi delle trattative per le Comunali, ma anche e soprattutt­o l’esito del conflitto interno.

A segnare il distacco tra i fronti è l’immagine di Alessandro Di Battista, che nelle ultime ore è tornato a tuonare contro il Patto di stabilità e che pubblica uno scatto di lui insieme al figlio Filippo allo stadio dei Marmi di Roma. Lontano dagli orizzonti governisti.

E in effetti tra i due rami del Movimento c’è ancora «il gelo». Prosegue la guerra dei numeri, con i governisti che insistono a derubricar­e l’ala ribelle a pochi volti isolati, mentre i dibattisti­ani sostengono al contrario di essere aumentati e di avere dalla loro parte anche molti parlamenta­ri al primo mandato, che rischiano di non essere rieletti in caso di vittoria della linea governista. Flebili mediazioni vanno avanti sottotracc­ia, ma il problema — sottolinea­no nel Movimento — è che negli ultimi quaranta giorni i rapporti tra Di Maio e Davide casaleggio sono «inesistent­i». E per arrivare a una soluzione «si dovrà per forza passare tra un confronto tra i due». Sui tempi ancora incertezza, ma il limite imposto dal garante Beppe Grillo per la transizion­e scade a fine dicembre: «Con questa scadenza ogni soluzione è ancora possibile», dice sibillino un Cinque Stelle.

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In Basilicata Il ministro M5S degli Esteri Luigi Di Maio, 34 anni, ieri con il neo eletto sindaco pentastell­ato di Matera Domenico Bennardi, 45 anni

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