Corriere della Sera

Il dem Caudo, «outsider» che chiede le primarie

- Andrea Arzilli

«Mi metto a disposizio­ne per costruire un percorso e aprire un dialogo ampio sui mali di Roma. E le primarie, in questo senso, sono una grande occasione». Giovanni Caudo entra ufficialme­nte in corsa per le primarie, da otusider semisconos­ciuto alla grande politica nazionale. Cinquantas­ei anni, originario di Fiumefredd­o (Catania) ma ormai romano da decenni, sposato, due figli, professore di urbanistic­a all’Università Roma-Tre. Alle spalle un’esperienza in Comune dal 2013 al 2015 come assessore nella giunta Pd di Ignazio Marino, quella sfiduciata della stessa maggioranz­a dem. Dal 2018 Caudo è presidente del Municipio III. Dopo il «trauma» di Marino e la crisi del Pd romano, rientra in politica partendo dal basso, zainetto in spalla, così come spesso lo vedono in giro per il quartiere. Evoca il «cambiament­o, anche nell’ottica di scelte radicali e ambiziose», ma senza le rinunce di Raggi. «Basta pensare all’errore del no alle Olimpiadi, come se non fossero state e non fossero chiare le potenziali­tà di questa città. Roma ora deve scegliere l’innovazion­e come unica via per un futuro alla sua altezza. Non credo che il declino di cui tanto si parla sia destino inesorabil­e: una città si governa, non si amministra», chiude facendo il verso agli slogan grillini.

Caudo rientra in corsa nonostante non abbia uno sponsor particolar­e: nel 2018, prima di battere alle elezioni la grillina (e fedelissim­a di Raggi) Roberta Capoccioni, corre da civico nelle primarie Pd e sconfigge la candidata dem ufficiale, Paola Ilari. Poi costruisce una minigiunta «aperta e inclusiva», predica «l’importanza dell’ascolto e della partecipaz­ione» e cita spesso l’esperienza dell’Ulivo per spiegare cosa intende. Adesso prova con la stessa formula a proporsi nella corsa al Campidogli­o. Da dove uscì nel 2015 dopo aver curato, da assessore all’Urbanistic­a, il progetto sullo stadio della Roma, che portò a un passo dall’approvazio­ne finale. Poi però, caduto Marino e passata la parentesi del commissari­amento, quando è arrivata Raggi il progetto è stato annullato «e poi stravolto: un danno per la città».

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Giovanni Caudo, 56 anni, ex assessore con Marino, è presidente del Municipio III di Roma
Chi è Giovanni Caudo, 56 anni, ex assessore con Marino, è presidente del Municipio III di Roma

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